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Al cinema - Marcello mio

Regia di Christophe Honoré

Al cinema - Marcello mio

Interpreti principali: Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Fabrice Luchini, Nicole Garcia, Melvil Poupaud. Durata 120 minuti.
Parigi: Chiara Mastroianni sta girando una scena che ricalca quella famosa di Anita Ekberg nella fontana di Trevi, una scena che le crea molto disagio, poiché le rievoca il padre; così quando in un altro film la regista le chiede di essere “più Marcello e meno Catherine”, in Chiara scatta qualcosa che la porterà ad assumere l’aspetto del padre nella posa e nell’abbigliamento, tra lo sconcerto della madre e degli amici. Christophe Honoré, regista nato in Bretagna nel 1970, con “Marcello mio” affronta uno dei più grandi interpreti, un’icona della storia del cinema: Marcello Mastroianni. Lo fa scegliendo la figlia di Mastroianni e di Catherine Deneuve, compiendo così un’opera che si fa cinema nel cinema, in cui ognuno interpreta se stesso. “Marcello mio” è un film girato attraverso vari registri: vi è la figlia che, pur essendo un’attrice compiuta (e qui lo si vede), inevitabilmente deve fare i confronti con due mostri sacri del grande schermo; vi è Chiara bambina, che ricorda alcuni momenti felici con il padre; inoltre vi sono i ricordi di Catherine Deneuve che rimandano anche a momenti forse non facili della sua unione con Mastroianni. Soprattutto è un omaggio ai film interpretati dal grande attore. Chiara/Marcello che cammina nella notte parigina e incontra un uomo seduto sul cornicione di un ponte, rimanda a “Le notti bianche” di Visconti; e così lo spettatore può riconoscere altrettanti capolavori interpretati dal padre: da “Ginger e Fred” e “8½” di Fellini, a “Una giornata particolare” di Scola, “I girasoli” di De Sica, “La notte” di Antonioni, “Divorzio all’italiana” di Germi. “Marcello mio” è un film non facile, a tratti drammatico, ma interessante come discorso sull’arte, sulla maschera, ma anche sull’affrancamento di una figlia dai propri genitori – così ingombranti – per riemergere infine lei come persona. In “Marcello mio” ognuno degli attori interpreta se stesso, dalla Deneuve a Fabrice Luchini, l’unico che accetta questa specie di scherzo, poiché avrebbe tanto voluto recitare con Mastroianni. Il film è stato presentato al Festival di Cannes appena concluso.

Fonte: Il Cittadino
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