Le verità
Regia di Kore'eda Hirokazu
Interpreti principali: Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke. Francia, durata 119 minuti.
Fabienne Daugeville, diva del cinema francese, ha appena pubblicato la sua autobiografia; per festeggiare l’occasione, la figlia di Fabienne, Lumir, arriva dagli Stati Uniti con il marito Hank e la figlioletta Charlotte. Nel leggere il libro della madre, Lumir scopre però che molte cose sono state omesse o del tutto inventate. Sarà dunque l’occasione per capirsi e capire dove sta la verità per l’una e l’altra donna.
Il regista giapponese sembra particolarmente portato per i rapporti personali e in particolare quelli familiari, se dopo “Un affare di famiglia” torna a girare un film sulle dinamiche tra madre e figlia. Ambientato quasi interamente in una grande casa aristocratica parigina, circondata da una grande parco, l’opera di Kore’eda non può che far pensare a “Sinfonia d’autunno” di Ingmar Bergman, anche quella un’opera sui rapporti tra una madre grande artista e la figlia che si sente trascurata in nome dell’arte.
“Le verità” è decisamente meno cupo del film di Bergman e, soprattutto, vi occupa una parte preponderante anche il tema del rapporto tra cinema e finzione e, non ultimo, il tema della memoria. Sostenuto da un cast notevole, il film naturalmente si gioca praticamente tutto sulla prova attoriale di Catherine Deneuve e Juliette Binoche, le quali riescono perfettamente a rendere credibile il rapporto tra madre e figlia, alternando momenti di chiusura ad altri di grande ironia e tenerezza. A fare quasi da detonatore il film che Fabienne sta interpretando: un film di fantascienza in cui recita la parte di una figlia la cui madre vive su una navicella spaziale per poter vivere più a lungo e che solo ogni sette anni torna sulla terra. Finchè la figlia sarà un’ottantenne di fronte ad una madre sempre giovane.
Infine, “Le verità” si gioca sulla memoria, falsa talvolta, che ognuno porta con sé degli stessi eventi. Sarà la piccola Charlotte a porre la domanda su cos’è la verità. Un gran bel film questo di Kore’eda, che ha, alla fine, il pregio di proporre il cambiamento e la comprensione tra i protagonisti.
“Le verità” ha aperto il concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
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