Zanna bianca
Regia di Alexandre Espigares
Regia di Alexandre Espigares. Genere: animazione, 88 minuti.
T rascorsi i primi anni nelle foreste del Nord America, con la mamma lupo, un cucciolo (incrocio tra lupo e cane) viene trovato Castoro Grigio, il quale gli dà il nome Zanna Bianca e gli insegna a tirare la slitta. Nella tribù indiana il cucciolo diventa forte e viene trattato bene, ma con l’inganno viene portato via da un uomo di nome Smith che vuole farne un cane da combattimento. Zanna Bianca si salverà, ma il richiamo per le terre selvagge tornerà forte.
Scritto da Jack London nel 1906, “Zanna Bianca” è uno dei capolavori della letteratura americana per ragazzi. Già dal 1936 ne era stato tratto un adattamento cinematografico, ma questa è la prima versione in disegno animato.
Realizzato dal regista lussemburghese Alexandre Espigares, l’opera si presenta in uno stile animato classico e pulito, dai colori pittorici vividi; la storia segue fedelmente il racconto, che già i meno giovani conoscono.
Il regista mette in mostra la bontà e la ferocia che esiste nella natura stessa, così come tra gli uomini.
Infatti, da una parte Zanna Bianca impara a difendersi quando è ancora nella foresta; dall’altra anche tra gli uomini viene a contatto con la crudeltà, ma come in tutti i romanzi di formazione, scopre anche, da parte dell’uomo, la generosità e la mitezza.
Nel film, al contrario di ciò che avviene solitamente nei cartoni animati, non si dà voce al cucciolo, troviamo invece, a riempire certi silenzi, la voce narrante (in Italia) di Toni Servillo.
Il film è bello, la storia è avventurosa, capace di far scoprire il valore della bontà e del rispetto verso gli altri e verso la natura stessa senza per questo darne una versione zuccherosa e irrealistica, proprio per questo non è però adatto ai più piccoli (se ne consiglia infatti la visione dagli otto anni in su).
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