Rex diventa romano: il cane commissario lascia Vienna
Ha un fiuto eccezionale, che gli permette d'individuare narcotici e cadaveri. Sa sempre quando è il momento giusto per intervenire. È capace di azioni intrepide e decisive, come salvare una ragazza dal suicidio o disarmare un criminale. Non è un uomo ma un cane il protagonista della serie ormai famosa "Il commissario Rex", di cui è in onda fino a metà luglio su Rai Uno (martedì ore 21.20) la tredicesima stagione.
Ha un fiuto eccezionale, che gli permette d'individuare narcotici e cadaveri. Sa sempre quando è il momento giusto per intervenire. È capace di azioni intrepide e decisive, come salvare una ragazza dal suicidio o disarmare un criminale. Non è un uomo ma un cane il protagonista della serie ormai famosa "Il commissario Rex", di cui è in onda fino a metà luglio su Rai Uno (martedì ore 21.20) la tredicesima stagione.
Il telefilm racconta le indagini di una "squadra omicidi" i cui poliziotti trovano nel pastore tedesco Rex un collaboratore decisivo per trovare la soluzione dei casi e salvare vite umane. Il cane è addestrato alla ricerca di cadaveri e alla scoperta di droghe o materiali di contrabbando, ma in molte occasioni rivela una vera e propria "umanità" (se così si può dire), con comportamenti che sembrano dettati più da uno sguardo ironico sul mondo che dalla sua razza canina.
Ad affiancare Rex è l'ispettore Lorenzo Fabbri, interpretato da Kaspar Capparoni (recente vincitore dell'edizione 2011 di "Ballando con le stelle"). Accanto a loro si muovono l'ispettore Giandomenico Morini (Fabio Ferri), il questore Filippo Gori (Augusto Zucchi) e il commissario della squadra scientifica Katia Martelli (Pilar Abella). A partire dall'undicesima stagione, l'azione si è spostata da Vienna a Roma e la serie - prodotta in Austria, Germania e Italia - viene ora girata in italiano e tedesco.
Fin dalla prima messa in onda - 1994-1995 in Austria, 1997 in Italia - questa produzione si è affermata come una delle più amate soprattutto dal pubblico europeo ma anche da quello australiano e di altri Paesi del mondo. Nel team originale della squadra investigativa figuravano l'ispettore Richard Moser e i suoi assistenti. Il successo iniziale della serie è dovuto proprio alla straordinaria coppia formata da Moser e Rex, che ha retto per i primi 4 anni, fino alla "morte televisiva" dell'ispettore interpretato da Tobias Moretti. Dopo quest'ultimo si sono succeduti gli ispettori Brandtner (Gedeon Burkhard) e Hoffman (Alexander Pschill), fin all'attuale Lorenzo Fabbri, interpretato da Kaspar Capparoni per l'ultima volta; dalla prossima serie ad affiancare il segugio sarà Ettore Bassi, già protagonista di varie serie di ambientazione poliziesca.
Il fatto che un cane sia protagonista induce già lo spettatore a guardare con simpatia "Il commissario Rex". Inoltre, una delle caratteristiche principali della serie è che riesce sempre a risultare piacevole da guardare, anche quando i temi trattati sono seri o addirittura cruenti. Gran parte del merito, naturalmente, va al cane protagonista, capace non soltanto di fare il poliziotto ma anche di portare il giornale, rubare i panini con i wurstel ai colleghi umani, giocare a scacchi o addirittura improvvisarsi babysitter.
Nella struttura e nei ritmi, è evidente l'impostazione austro-tedesca, molto diversa da quella americana che costruisce il suo appeal soprattutto sull'azione e sugli effetti speciali. Qui si punta sulla bontà d'animo e sulla sdrammatizzazione anche nelle situazioni più complicate, rinunciando a eccessivi approfondimenti psicologici e privilegiando uno stile che a tratti, per la semplicità delle situazioni e le caratteristiche dei personaggi, somiglia a quello dei cartoni animati.
I più affezionati fan di Rex sono rimasti spiazzati quando la produzione si è trasferita da Vienna a Roma, città in cui l'ambiente è diverso da quello che inizialmente ha contribuito al fascino della serie. Molti sono i cambiamenti introdotti nelle puntate romane rispetto agli stilemi originali. Pare che, anche in forza delle attese del pubblico, il ritorno di Rex a Vienna sia già stato messo in cantiere...
Sir
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