Le invisibili
Regia di Louis-Julien Petit
Con Audrey Lamy, Corinne Masiero, Noémie Lvovsky, Déborah Lukumuena, Sarah Suco. Durata 102 minuti.
L’Envol è un centro diurno di Parigi che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. L’Envol ha però i giorni contati perché mancano i fondi per continuare il lavoro di assistenza, ma le quattro donne che gestiscono il Centro non si perdono d’animo e decidono di tentare il tutto per tutto per riuscire a trovare un lavoro alle clochard.
Il film di Louis-Julien Petit è ispirato al libro di Claire Lajeunie "Sur la route des invisibles - Femmes dans la rue", la quale ne ha tratto un omonimo documentario. Petit ne ha fatto una commedia dolce-amara in cui insieme alle risate, non si perde mai di vista la sensibilità verso un mondo che è spesso ignorato dai grandi mass-media televisivi e il mondo del cinema. Tra le interpreti vi sono attrici non professioniste e alcune di queste donne hanno davvero vissuto nel mondo dei senzatetto, o addirittura in carcere. Ciò che emerge nel film è però il fatto che la maggior parte di esse, non vorrebbero semplicemente un letto per la notte in un qualsiasi centro notturno, bensì una vera e propria stabilità affettiva e la possibilità di tornare a guadagnarsi da vivere o almeno un po’ di dignità. Tutto è raccontato con un certo senso dell’umorismo, come quando ascoltiamo che queste donne hanno nomi come “lady D” o “Beyoncé” o ancora “Brigitte Macron”, così come non mancano certi equivoci e battute davvero divertenti, ma tutto il film è percorso dalla serietà di fondo verso un tema che tocca il senso della solitudine e della precarietà, con una regia che, senza grandi voli, ha il merito di essere al servizio dei personaggi.
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