C'est la vie
Regia di Eric Toledano e Olivier Nakache.
Interpreti principali: Jean-Pierre Bacri, Jean-Paul Rouve, Gilles Lellouche, Vincent Macaigne, Eye Haidara. Francia; durata 117 minuti.
Pierre e Helena sono due giovani in procinto di sposarsi e perciò si rivolgono ad un “wedding planner”, Max Angely, perché organizzi il matrimonio in un castello fuori Parigi. Max, che compie gli anni proprio nel giorno in cui dovrà avvenire il matrimonio, dovrà destreggiarsi con uno staff incompetente e pasticcione. I matrimoni sono sempre stati un grande soggetto per il cinema: comporta coralità di interpreti, dramma e commozione, gag e quant'altro.
E in tempi in cui va di gran moda avere un “wedding planner” ossia colui che pianifica l'evento più felice nella storia di una coppia, ecco che non può mancare un film che unisce le due cose. Regista e sceneggiatore sono gli stessi del famoso “Quasi amici” e qui tornano a tessere una storia efficace
L'ambientazione e l'aspetto corale del film possono ricordare un po' “Gosford Park”, un po' commedia degli equivoci, eppure dietro una narrazione che fa dell'umorismo il suo pezzo forte, vi sono risvolti più seri e diventa anche uno spaccato della società contemporanea, ritraendo una piccola impresa multietnica, guidata da Max, un Jean Pierre Bacri che riesce a serrare le fila di una truppa piuttosto sgangherata. “C'est la vie” è comunque un film positivo, con una buona idea di fondo: quella di riuscire a superare avversità e ostacoli, così gli stessi personaggi attraverso il senso di unità e di obiettivi comuni, riescono a far fronte ai disastri rimettendosi sempre daccapo a lavorare.
Insomma, una commedia che sa far ridere senza trivialità e con intelligenza.
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