Marie Heurtin

Regia di Jean-Pierre Améris. Interpreti principali: Isabelle Carré (suor Margherite), Ariana Rivoire Marie Heurtin), Brigitte Catillon (la madre Superiora).

Nata nel 1895, in un paesino agricolo della Loira, Marie Heurtin è cieca e sorda dalla nascita. Nella sua famiglia, molto modesta, Marie riceve molto affetto, ma nessuno sa come rapportarsi con lei che cresce come una piccola selvaggia. Giunta a quattordici anni, il medico decide l’internamento in un manicomio, ma il padre amorevole di Marie, non se la sente e sceglie invece di portare la figlia all’Istituto di Larnay delle suore “Filles de la Sagesse” a Poitier. Nell’Istituto, che accudisce le bambine sordomute, Marie trova le cure tenaci e amorevoli di suor Margherite, la quale cercherà in ogni modo di far uscire la giovane dal suo isolamento.
“Marie Heurtin” è basata su una storia vera, scoperta dal regista Jean Pierre Ameris, mentre svolgeva delle ricerche su Helen Keller, la protagonista di “Anna dei Miracoli” con Anne Bancroft. Deciso a visitare l’Istituto Larnay (dove il metodo di suor Margherite viene seguito ancora oggi), il regista scopre la vicenda di Marie e di suor Margherite e decide di farne un film. Ne risulta un’opera appassionante, finalmente lontanissimo dalle storie, ormai quasi di moda, in cui gli istituti religiosi appaiono come luoghi di soprusi, per far emergere la grande dedizione con cui la protagonista viene curata e soprattutto amata. Alcune immagini non possono che ricordare tanto il “Ragazzo selvaggio” di Truffaut, quanto “Anna dei miracoli”, ma nonostante la drammaticità della vicenda, ciò che emerge è soprattutto il senso vivo della speranza, della gioia e della fede (una fede in azione, molto concreta, secondo il regista) che permea la narrazione. D’altronde lo stesso Ameris ha dichiarato di essere credente, cosa che, di questi tempi, risulta quasi coraggioso. Magnificamente interpretato da Ariana Rivoire (davvero una ragazza nata sorda, nel 1995, tuttora ospite dell’Istituto nazionale dei giovani sordi di Chambery) e da Isabelle Carrè “Marie Heurtin”, il film ha riscontrato un grande interesse di pubblico ed ha ricevuto numerosi premi internazionali, da “Religion Today Film Festival”, al Premio Variety della critica al Festival di Locarno, al festival di Giffoni.