Quando meno te lo aspetti
Regia di Agnès Jaoui. Interpreti principali: Agathe Bonitzer, Agnès Jaoui, Jean-Pierre Bacri, Arthur Dupont, Benjamin Biolay, Valérie Crouzet. Durata 112 minuti.
Regia di Agnès Jaoui. Interpreti principali: Agathe Bonitzer, Agnès Jaoui, Jean-Pierre Bacri, Arthur Dupont, Benjamin Biolay, Valérie Crouzet. Durata 112 minuti.
A 24 anni Laure, figlia di un grande industriale e con una madre occupata solo a fare operazioni di chirurgia estetica, aspetta il suo principe azzurro e pensa di averlo incontrato in Sandro, studente di musica e piuttosto goffo; Sandro ha un padre - Pierre - che dirige un'autoscuola e al quale una veggente ha predetto la data in cui dovrà morire. Spesso Laure va a rifugiarsi a casa della zia Marianne, la quale, a sua volta, ha una bambina molto ansiosa per il divorzio dei genitori e non fa altro che grattarsi le mani e leggere la Bibbia; e mentre Marianne inizia a prendere lezioni di guida da Pierre, tra Laure e Sandro compare l'affascinante e pericolosa presenza di Maxime.
E' dunque un girotondo di personaggi quello che porta sullo schermo la regista Agnes Jaoui, autrice già del bel film "Il gusto degli altri". Condotto sulla falsariga delle fiabe, da Cenerentola a Cappuccetto Rosso (la bella Laure si perde nel bosco quando incontra Maxime), "Quando meno te lo aspetti" è una commedia garbata che mostra, ancora una volta, tutte le contraddizioni di una società dominata dalle apparenze. Così, per esempio, abbiamo Pierre che dichiara di non credere in niente ma si lascia condizionare dalle parole di una maga, e tra tanto "illuminismo" francese quasi tutti danno retta a veggenti e radioestesisti! E anche Marianne e il suo ex marito sembrano molto più preoccupati dal fatto che la loro bambina voglia fare la comunione piuttosto che sia infelice. Il meccanismo della narrazione appare qua e là non perfettamente fluido e risolto, qualche personaggio avrebbe meritato più attenzione, ma Agnes Jaoui è ancora una volta brava nello smontare molti luoghi comuni e nel mostrare la solitudine in cui sono immersi i protagonisti, soprattutto i bambini appaiono circondati da adulti che sembrano più che mai smarriti.
Commedia degli inganni e, come nella migliore tradizione francese, molto basata sui dialoghi, frizzante e divertente, nello stesso tempo capace di mettere il dito su molte piaghe, e sebbene la scritta finale non manchi di ironia, si spera che qualcuno dei personaggi, scoperta la vera amicizia, sappia curarla e mantenerla.
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