Al cinema - Io, lui, lei e l’asino

Regia di Caroline Vignal. Interpreti principali: Laure Calamy, Benjamin Lavernhe. Durata: 97 minuti.

Antoinette Lapouge fa l'insegnante a Parigi ed ha una relazione con Vladimir, il padre di una sua alunna. Arrivano le vacanze estive e Antoinette si aspetta di poterle trascorrere un po' con Vladimir, ma lui parte per le Cevennes insieme alla moglie e alla bambina, in un percorso a dorso d'asino. In preda alla furia e alla disperazione, anche Antoinette decide di partire per le Cevennes e anche lei affitta un asino di nome Patrick.
"Io, lui, lei e l'asino" è un film della regista francese Caroline Vignal, la quale si è ispirata al libro di Robert Louis Stevenson "Viaggio nelle Cevennes in compagnia di un asino". E i riferimenti a questo libro non finiscono qui, poiché il cognome della protagonista Antoinette, è preso dallo scrittore Gilles Lapouge che del libro di Stevenson aveva curato due edizioni francesi.
La storia è quella tipica di certe commedie francesi in cui predomina il linguaggio, il malinteso, quella leggerezza dalla quale scaturisce poi una profondità inaspettata. Qualche spettatore vi potrà trovare delle analogie con "Il raggio verde" di Rohmer. Ed è soprattutto questo il fulcro del racconto, perché Antoinette, che si scontra con una realtà a cui prima non voleva credere, impara dall'esperienza e diventa una persona diversa: più indipendente e con maggiore fiducia in se stessa. La protagonista è interpretata da Laure Calamy ed è su di lei che si concentra la macchina da presa, sulle sue disavventure, sulla sua caparbietà che è alla pari con quella dell'asino. Gli altri due protagonisti, involontari, possiamo proprio dire che sono l'asino Patrick (addestrato nell'Accademia dello spettacolo equestre di Versailles) e il paesaggio delle Cevennes, una zona a sud del Massiccio Centrale, fortemente rurale e boscosa e che diventa il luogo per Antoinette, per mettersi alla prova. "Io, lui, lei e l'asino" è un film lieve, che diverte, in cui il viaggio, ancora una volta, è quello che si fa alla scoperta di sé.
L'opera di Caroline Vignal è stata presentata a Cannes 2020; Laure Calamy ha vinto il premio come migliore attrice per "Antoinette dans les Cèvennes" ai César 2021 (gli Oscar francesi).