Il ragazzo con la bicicletta
Regia, soggetto e sceneggiatura di Jean Pierre e Luc Dardenne.
Durata : 87 minuti
Regia, soggetto e sceneggiatura di Jean Pierre e Luc Dardenne.
Durata : 87 minuti
Cyril è un ragazzino di 12 anni, vive in un istituto, ma non si rassegna al fatto che suo padre sia sparito e fa di tutto per rintracciarlo. Un giorno, all'ennesima fuga in cerca del genitore, Cyril si imbatte in Samantha, una ragazza che fa la parrucchiera. Samantha, colpita da quell'incontro, recupera la vecchia bicicletta di Cyril e si propone come affidataria del ragazzino il sabato e la domenica, naturalmente non tutto andrà sempre liscio. Film asciutto ed intenso, dai dialoghi scarni, giocato sugli sguardi e perfino sull'esile corpo di un bambino, eppure capace di sostenere un'ora e mezza di tensione come se fosse un thriller. Anche se del thriller, la storia raccontata dai Dardenne ha ben poco: perché alla fine, "Il ragazzo con la bicicletta" è la storia di un bambino che attraversa la sofferenza del rifiuto per rinascere attraverso l'amore di colei che gli fa da madre.
I fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne non sono nuovi a questi temi, soprattutto a quello del rapporto tra padri e figli e che, negli anni, ha loro fatto guadagnare la Palma d'Oro a Cannes con "Rosetta" e poi con "L'enfant", una menzione speciale da parte della Giuria Ecumenica con "Il figlio". Jean Pierre e Luc Dardenne sono nati nella regione della Vallonia, in Belgio, in una famiglia assai semplice, con forti radici cattoliche; il primo si iscrive alla scuola d'arte drammatica, mentre Luc frequenta Filosofia all'Università Lattolica di Louvain; proprio l'ambiente in cui sono cresciuti è alla base dei primi filmati, per poi approdare sempre più ad una regia che mette al centro la persona e in particolare l'infanzia.
In "Il ragazzo con la bicicletta", pur nella sua drammaticità, è stato definito dai Dardenne "una favola dei nostri tempi", poiché si tratta della storia di un ragazzo che, prima di trovare finalmente stabilità, attraversa difficoltà e fa incontri come quelli di Pinocchio con il Gatto e la Volpe. Eppure, con l'aiuto della brava Samantha, che non smette di volergli bene, riesce a superare ogni prova e a mantenere un suo candore. Un gran bel film (presente all'ultimo Festival di Cannes) che conferma il cinema dei Dardenne come quello di due grandi autori e che sanno raccontare l'infanzia come pochi. Interpreti bravissimi e diretti splendidamente.
Mariangela Grilli
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