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Premio Bresson alla regista Alice Rohrwacher

Riconoscimento istituito da Fondazione Ente dello Spettacolo e Rivista del Cinematografo, sentito il parere  del Consiglio Pontificio della Cultura e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede

E' ai nastri di partenza il Festival Internazionale del Cinema a Venezia. La grande kermesse, una delle più prestigiose al mondo insieme a quella di Cannes, vedrà come sempre film in concorso e varie sezioni, e si terrà dall'1 all'11 settembre 2021 (sempre nelle modalità dettate dalla sicurezza sanitaria anti Covid), ma intanto un premio è già stato assegnato. Si tratta del prestigioso Premio Bresson, istituito nel 1999 per volontà della Fondazione Ente Spettacolo e della Rivista del Cinematografo, sentito il parere del Consiglio Pontificio della Cultura e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Il premio viene assegnato dal 2000 nell'ambito degli eventi collaterali del Festival di Venezia al regista che "abbia dato una testimonianza, significativa per sincerità e intensità, del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della nostra vita". Tra i registi che dal 2000 hanno ottenuto questo riconoscimento contiamo, per esempio, Liliana Cavani, Pupi Avati (nel 2020), Wim Wenders, il regista polacco Jerzy Stuhr, i fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, l'israeliano Amos Gitai, Ken Loach, Gianni Amelio, Carlo Verdone e molti altri.

Per il 2021 il "Bresson" verrà assegnato alla regista Alice Rohrwacher (sorella dell'attrice Alba Rohrwacher). Già nel 2014 la regista aveva ottenuto un Premio a Cannes per "Le meraviglie", ma il successo è arrivato soprattutto nel 2018 con "Lazzaro felice" che, sempre a Cannes, aveva ottenuto il premio per la migliore sceneggiatura. Quest'ultima opera è ambientata in una zona rurale del Lazio, dove una famiglia di contadini vive ancora senza alcuna protezione sotto il vigile controllo di una nobildonna, proprietaria terriera. Tra i personaggi spicca quello di Lazzaro, un ragazzo semplice fino all'ingenuità, abituato a lavorare duramente e che, anche nelle avversità, riesce a mantenere un fondo di bontà.
La motivazione data dalla Giuria per il "Bresson" (il cui presidente è Mons. Davide Milani) è la seguente: "La sua opera è incardinata in uno spazio che non c’è più e in un tempo che non è ancora: è rimpianto e promessa, materia arcaica e trascendenza. Gli ultimi bagliori di un mondo in disfacimento, il mondo contadino, si rivelano allo sguardo dell’autrice come epifanie di luce, corpi celesti e resurrezioni. I suoi film rielaborano in modo locale tensioni globali, preservano il mistero dalla pornografia del contemporaneo, lamentano la perdita dell’antico senza farne un epitaffio. E mentre attraversano la terra smorta dell’immaginario scorgono fioriture di senso, possibilità impreviste, passaggi nascosti. Come fantasmagorie di un vecchio lucernario. Meraviglie del cinema di Alice".
Alice Rohrwacher, nata a Fiesole nel 1981, è ad oggi la più giovane tra i registi che hanno ricevuto l'importante riconoscimento. Il Premio sarà assegnato domenica 5 settembre.

Fonte: Il Cittadino
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