Lutto del calcio: è scomparso Emiliano Mondonico

A 71 anni Emiliano Mondonico perde la sua battaglia contro il cancro che lo aveva tenuto a combattere negli ultimi anni. Un eroe per molti, un esempio per tanti, promotore di un calcio sano, pulito e per i giovani. Era il classico allenatore di "provincia", che combatteva gli strapoteri nazionali con la sua semplicità e la sua passione incondizionata. 

L'allenatore nel corso della sua vita è stato legato al Torino, di cui aveva vestito la maglia in gioventù e di cui è stato commissario tecnico.

“Il pallone è sempre stato mio amico. Vivevo in una trattoria in riva al fiume lontano dal paese e i miei genitori erano obbligati a servire i clienti. Io ragazzino prendevo il pallone sotto braccio con i miei 10-15 cagnolini e andavo in mezzo al bosco, dove le piante erano gli avversari e le driblavo con il pallone”. 

Esempio di correttezza e professionalità, al suo ritiro si è dedicato al prossimo mettendo le sue competenze a servizio di persone in difficoltà e nel disagio. “La vita con me è stata benevola: io innamorato del pallone sono riuscito ad arrivare in serie A, ho fatto l’allenatore e ho avuto tantissime esperienze positive e negative. Mi sono dunque sentito in dovere di aiutare gli altri. Fino ad una certa età pensavo che per aiutare gli altri bastava mettere a Natale 100 euro nella busta e consegnarla. Poi mi sono accorto che per aiutare gli altri bisogna frequentarli ma senza andare in giro per il mondo, basta farlo sul pianerottolo di casa. Vicino a te c’è sempre qualcuno che ha bisogno. Nel calcio quando fai gol è il momento più bello, per tanti giovani in difficoltà fare gol significa alzarsi la mattina non pensare alle dipendenze ma solo alla vita che ti aspetta”: queste le sue parole in una delle ultime apparizioni televisive prima di ammalarsi gravemente.