Il Derby di Coppa Italia vinto dalla Sampdoria
Il risultato sportivo in parte oscurato dagli scontri avvenuti fuori dallo stadio
Il clima prima di un derby è stato da sempre molto caldo, tra sfottò, meme, coreografie da preparare e voce riscaldata. Quest'anno l'avvicinamento alla sfida Genoa - Sampdoria, che mancava dal 30 aprile 2024 è stato macchiato da ripetuti accenni di scontri tra fazioni legate ai tifosi di Genoa e Samp. Fin dalle prime ore del pomeriggio di mercoledì 25 settembre, nonostante l'imponente cordone di sicurezza che andava già a formarsi, si è assistiti al tentativo dei gruppi di arrivare al contatto, bloccato solo dalle forze dell'ordine. Gente incappucciata, con caschi e spranghe hanno costretto così a modificare la viabilità e a tirare giù le saracinesce ad un quartiere intero.
Dopo questo primo momento si arriva così al momento sportivo. Dentro lo stadio il prepartita ha il clima di un solito derby, cori sfottò da una gradinata all'altra e bandiere che sventolano all'ingresso delle squadre in campo.
La partita si mette subito bene per il Genoa che al 9' va in vantaggio con un gol di Pinamonti: ricevuta palla sulla linea dell'area di rigore lascia partire un destro rasoterra che si insacca nell'angolino in basso a destra di Silvestri. Il primo tempo prosegue in modo combattuto con diversi capovolgimenti di campo, il Genoa si affida maggiormente ai lanci lunghi, e la Sampdoria cerca di costruire con diversi passaggi filtranti sfruttando una distanza fra le linee del Genoa.
Il secondo tempo si riapre dall'1-0 per i padroni di casa, le squadre sono meno dinamiche della prima frazione di gioco e gli allenatori iniziano così la girandola dei cambi. L'attenzione si sposta sugli spalti dove vengono esposti gli striscioni rubati alla Samp da parte della Gradinata Nord, portando così ad alimentare le tensioni.
Quando mancano 5 minuti alla fine della partita arriva il pareggio della Sampdoria con Fabio Borini che insacca dal limite dell'area incrociando bene un passaggio che arriva dalla trequarti. Il risultato finale non cambia più nonostante ancora alcuni tentativi offensivi da entrambi le parti, uno dei quali porta all'espulsione di romagnoli che atterra da ultimo uomo l'attaccante del genoa Ankeye.
Il regolamento porta così direttamente la partia ai calci di rigore per determinare chi passa il turno e dopo due errori nella prima striscia, è determinante la parata di Silvestri a Zanoli e il rigore segnato da Barreca che completa la serie e spedisce la Sampdoria agli ottavi di Coppa Italia per la gioia della Gradinata Sud.
Gioia che purtroppo rimane con la bocca amara perchè l'uscita dallo stadio diventa un fuggi fuggi a causa della tensione che si crea per i gruppi che puntano a scontrarsi. La notte diventa lunga per tutto il quartiere di Marassi che deve assistere impotente al rumore delle bombe carta e degli scontri.
Il clima prima di un derby è stato da sempre molto caldo, tra sfottò, meme, coreografie da preparare e voce riscaldata. Quest'anno l'avvicinamento alla sfida Genoa - Sampdoria, che mancava dal 30 aprile 2024 è stato macchiato da ripetuti accenni di scontri tra fazioni legate ai tifosi di Genoa e Samp. Fin dalle prime ore del pomeriggio di mercoledì 25 settembre, nonostante l'imponente cordone di sicurezza che andava già a formarsi, si è assistiti al tentativo dei gruppi di arrivare al contatto, bloccato solo dalle forze dell'ordine. Gente incappucciata, con caschi e spranghe hanno costretto così a modificare la viabilità e a tirare giù le saracinesce ad un quartiere intero.
Dopo questo primo momento si arriva così al momento sportivo. Dentro lo stadio il prepartita ha il clima di un solito derby, cori sfottò da una gradinata all'altra e bandiere che sventolano all'ingresso delle squadre in campo.
La partita si mette subito bene per il Genoa che al 9' va in vantaggio con un gol di Pinamonti: ricevuta palla sulla linea dell'area di rigore lascia partire un destro rasoterra che si insacca nell'angolino in basso a destra di Silvestri. Il primo tempo prosegue in modo combattuto con diversi capovolgimenti di campo, il Genoa si affida maggiormente ai lanci lunghi, e la Sampdoria cerca di costruire con diversi passaggi filtranti sfruttando una distanza fra le linee del Genoa.
Il secondo tempo si riapre dall'1-0 per i padroni di casa, le squadre sono meno dinamiche della prima frazione di gioco e gli allenatori iniziano così la girandola dei cambi. L'attenzione si sposta sugli spalti dove vengono esposti gli striscioni rubati alla Samp da parte della Gradinata Nord, portando così ad alimentare le tensioni.
Quando mancano 5 minuti alla fine della partita arriva il pareggio della Sampdoria con Fabio Borini che insacca dal limite dell'area incrociando bene un passaggio che arriva dalla trequarti. Il risultato finale non cambia più nonostante ancora alcuni tentativi offensivi da entrambi le parti, uno dei quali porta all'espulsione di romagnoli che atterra da ultimo uomo l'attaccante del genoa Ankeye.
Il regolamento porta così direttamente la partia ai calci di rigore per determinare chi passa il turno e dopo due errori nella prima striscia, è determinante la parata di Silvestri a Zanoli e il rigore segnato da Barreca che completa la serie e spedisce la Sampdoria agli ottavi di Coppa Italia per la gioia della Gradinata Sud.
Gioia che purtroppo rimane con la bocca amara perchè l'uscita dallo stadio diventa un fuggi fuggi a causa della tensione che si crea per i gruppi che puntano a scontrarsi. La notte diventa lunga per tutto il quartiere di Marassi che deve assistere impotente al rumore delle bombe carta e degli scontri.
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