Genova chiamò!
Mercoledì 10 ottobre la sfida al Ferraris tra Italia e Ucraina per la Superba
Le nazionali di calcio di Italia e Ucraina, rivali per una notte ma unite per sempre per Genova. Le due compagini in questi giorni di ritiro in vista degli impegni UEFA, hanno vissuto a stretto contatto coi luoghi della tragedia del Morandi, incontrando i bambini sfollati e facendo un momento di riflessione sotto quel che resta del viadotto.
Mancini, cuore blucerchiato con Genova nel cuore, e Andry Shevchenko italiano da adozione, nella figura di Commissari Tecnici hanno guidato le due nazionali a testa alta, in religioso silenzio e con gli occhi lucidi.
Mercoledì 10 ottobre una contro l’altra, un’amichevole, che ha visto la presenza allo stadio di numerosi bambini delle scuole calcio accompagnati da genitori ed educatori.
L’Italia ha espresso un buon gioco ma ancora lontano dai fasti di un tempo, sempre in ritardo e poco cinici sotto porta.
La nostra Nazionale non sa segnare e non sa vincere, soprattutto contro squadre dal modesto tasso tecnico. Il CT Mancini si trova a gestire una squadra di talenti, molto ben preparati a livello individuale ma che non sanno coesistere e dare una volta per tutte un‘anima a questa squadra.
Segna Bernardeschi, su papera del portiere Ucraino, pareggiano loro con un gran tiro al volo. 1-1 ma senza infamia e senza lode. Ora l’Italia affronterà la Polonia nel terzo match della Nations League, o dentro o fuori, gli Azzurri devono regalarci una gioia, un sorriso, Genova se lo merita, l’Italia lo pretende.
Il minuto di riflessione partito al 43° minuto del primo tempo è un segnale che deve dare forza all’ambiente, l’Italia chiamò!
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