Romanzo di una strage

Regia: Marco Tullio Giordana;
Durata: 130 minuti

Milano, 12 dicembre 1969 ore 16,37: un'esplosione nella Banca Nazionale dell'Agricoltura provoca la morte immediata di 14 persone - ma le vittime arriveranno in poche ore a 17 - e 90 feriti. Ben presto ci si rende conto che si tratta di una bomba. Un gruppo di anarchici vengono portati in questura; tra loro, c'è Giuseppe Pinelli che, dopo tre giorni di interrogatorio, precipita dalla finestra dell'ufficio del Commissario Luigi Calabresi che conduce le indagini sull'attentato. Il Commissario continua ad indagare e saltano fuori le piste neofasciste, intrighi internazionali, ma sarà ucciso nel 1972 da gruppi di estrema sinistra che lo ritenevano colpevole della morte dell'anarchico Pinelli. Questi i fatti noti di uno degli episodi più bui del dopoguerra in Italia. Giordana parte dal clima di tensione che si respirava a Milano nei giorni che precedettero la strage, e dall'uccisione del poliziotto Antonio Annarumma durante una manifestazione, per costruire una narrazione che si dipana attraverso ritmi e atmosfere da thriller politico. Naturalmente, sebbene Giordana esprima una precisa posizione, non possiamo "leggere" il film come una ricostruzione fedele e veritiera di ciò che successe all'epoca, e dunque il film va visto con la distanza necessaria; certamente il regista mette in campo in modo efficace i personaggi: da Pinelli al Commissario, a Valpreda fino a Freda e Ventura, per concentrarsi però sul personaggio di Luigi Calabresi, visto in una parte intima e sofferta, nella sua ricerca della verità. Una menzione a parte merita la figura di Aldo Moro (interpretato da Fabrizio Gifuni), allora Ministro degli Esteri, ritratto in un ruolo profondamente morale e dolente, quasi a suggerire quello che da lì a pochi anni sarebbe successo. Insomma, Giordana, dopo "I cento passi" e "La meglio gioventù" si conferma regista di impegno civile, e sicuramente il suo film se non può proprio assurgere a "tribunale" della storia, ha il merito di portare agli onori del grande schermo un fatto che ancora rimane con un punto di domanda e che è stata foriera degli Anni di piombo.