Preti, cinema e fiction
Tanti i titoli che nei decenni hanno presentato la loro missione di vicinanza e compassione
Non se ne parla molto spesso eppure la figura del prete nel cinema e nella fiction è una delle più rappresentate. La sua presenza, che sia di primo piano o una figura secondaria, non lascia mai indifferenti, la sua presenza nella narrazione non è mai casuale e presuppone sempre una sorta di presa di posizione in chi guarda, così come da parte del regista.
Nel proemio della "Gaudium et Spes" (Concilio Vaticano II, Costituzione pastorale su "La Chiesa e il mondo contemporaneo") dal titolo "Intima unione della Chiesa con l'intera famiglia umana" si legge che "le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini (…) sono le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità infatti è composta da uomini, i quali riuniti insieme nel Cristo (…) hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti": ecco in questa frase possiamo ricondurre la figura del prete così come noi tutti la intendiamo. Anche se non pensiamo che tutti i registi abbiano letto la "Gaudium et Spes", si può però immaginare che i sacerdoti da loro rappresentati spesso si inseriscano nel solco di questo ideale. Già nel 1904 Leon Gaumont realizza Il galeotto e il curato, in cui si mette in scena la possibilità della grazia di Dio, attraverso l'azione edificante di un sacerdote nei confronti di un galeotto. Nel 1938 si ha "La città dei ragazzi" famoso film americano con Spencer Tracy nella parte di padre Flanagan che costruisce un centro, rifugio per ragazzi orfani o abbandonati. Spencer Tracy, che ebbe il Premio oscar come migliore attore protagonista, regalò la statuetta al vero Padre Flanagan che aveva fondato la Boys Town nel 1917 nella città di Omaha in Nebraska. Sempre a sacerdoti veramente esistiti fa riferimento uno dei più bei film del neorealismo italiano. Come dimenticare infatti la figura di Don Pietro in Roma città aperta del 1945 di Roberto Rossellini?
Non tutti sanno che la figura di Don Pietro Pellegrini, interpretato da Aldo Fabrizi, riunisce in sé due preti veramente esistiti: Don Giuseppe Morisini (prima Cappellano militare e poi trasferito a Roma, dove fu fatto prigioniero e poi fucilato dalla Gestapo) e Don Pietro Pappagallo, morto nel massacro delle Fosse Ardeatine. Infatti, inizialmente il film era nato come documentario su Don Morosini e che doveva intitolarsi "Storie di ieri".
Sempre riferito ad un sacerdote davvero esistito è Arrivederci ragazzi di Louis Malle: ambientato in un collegio di religiosi in cui si nascondono anche ragazzi ebrei, si racconta la storia realmente vissuta dal regista durante l'occupazione nazista in Francia. Ambientato nel gennaio del 1944, Padre Jean rappresenta il vero Padre Jacques de Jesus che, per aver protetto gli ebrei, venne deportato, insieme ad altri sacerdoti, al campo di concentramento di Gusen. Il suo nome è inserito tra i "Giusti fra le Nazioni". Sempre tra figure di sacerdoti riportati nei film, anche se non compaiono come protagonisti, citiamo ancora L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, del 2010. Qui il regista si ispira al libro di Don Dossetti "Le querce di Monte Sole" , che riporta la strage di Marzabotto. Nel film compaiono i preti che, pur in secondo piano, cercano in tutti i modi di proteggere la popolazione e che per questo verranno fucilati dai nazisti. Ma come dimenticare il film Mission di Roland Joffé, del 1986? Ispirato ad una storia vera è ambientato nel 1750 nel Paraguay. E' la storia della missione dei Gesuiti in quelle terre e vi compaiono due figure principali: padre Gabriel, interpretato da Jeremy Irons e Rodrigo Mendoza, Robert de Niro, che diventerà sacerdote dopo aver commesso un crimine e redento da Padre Gabriel. Ognuno interpreterà un modo diverso di essere sacerdote quando dovranno difendere la comunità degli Indios: Padre Gabriel con la mitezza fino alla fine, celebrando la Messa. Mentre Rodrigo e altri gesuiti, scelgono di combattere insieme agli Indios.
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