Le donne del 6° piano

Regia: Philippe Le Guay

Interpreti: Fabrice Luchini (Jean Luis), Sandrine Kiberlain (Suzanne), Natalia Verbeke (Maria), Carmen Maura (Conception), Lola Duenas (Carmen), Berta Ojea (Dolores). Durata:1 ora e 46 minuti.

Siamo a Parigi nel 1962: in un bello stabile vive Jean Louis Jobert (padrone dell’intero palazzo) con la sua bella moglie Suzanne e, nei fine settimana, i due figli che altrimenti sono in collegio. Al sesto piano, in stanze che sono poco più di un ripostiglio, vive un gruppo di donne che fanno le cameriere nei diversi appartamenti  dello stesso palazzo. Vengono tutte dalla Spagna e sono grandi lavoratrici, anche se per i padroni sono praticamente invisibili. Un giorno però nella famiglia Jobert arriva Maria a lavorare come cameriera e la vita cambierà totalmente.

Solo i francesi riescono, da un evento banale, fatto di piccole cose, un gesto, uno sguardo, una dissertazione su quanto va cotto l’uovo alla coque, a trarre una storia gustosa e, alla fine, capace di lasciare un segno. Il film non è certo un trattato di sociologia e ne’ vuole esserlo, ma Philippe Le Guay, regista parigino, riesce a mettere insieme temi diversi che vanno dai pregiudizi di classe, alla riflessione a come dovrebbe essere (o non essere mai) un matrimonio, alla ricerca del lavoro. In “Le donne del sesto piano” i vari personaggi hanno idee preconcette gli uni degli altri: ognuno ignora le difficoltà, le solitudini o i drammi che si consumano dietro il proprio ruolo (per esempio le donne che cercano lavoro in Francia scappando dalla Spagna franchista), ma anche l’incomunicabilità in un matrimonio apparentemente perfetto. Alla fine del film ognuno saprà qualcosa di più su se stesso e sugli altri. Bravi gli attori tra i quali emerge, ancora una volta, il bravissimo Fabrice Luchini.

Naturalmente, l’apparente leggerezza con la quale è condotta la narrazione non nasconde temi difficilmente comprensibili per i più piccoli.