Al cinema - Il mistero Henri Pick

Interpreti principali: Fabrice Luchini, Camille Cottin. Durata 100 minuti.

Parigi. Jean - Michel Rouche è un critico letterario che conduce una prestigiosa trasmissione televisiva sui libri. Il defunto Henri Pick invece era un pizzaiolo di un paesino in Bretagna, autore di un romanzo finito nella Biblioteca dei libri rifiutati. Un giorno, una giovane editor trova per caso il libro di Henri Pick e si accorge di avere tra le mani un capolavoro. Il libro diventa un caso letterario a livello nazionale, ma Jean - Michel si reca in Bretagna con l'intento di svelare un grande imbroglio.

Regista e sceneggiatore francese, Remì Besançon, dopo alcuni lungometraggi e qualche incursione nel mondo dell'animazione, porta sul grande schermo un film tratto dal romanzo omonimo di David Foenkinos. La narrazione scorre portando avanti diverse istanze: innanzitutto quella dello scrittore misterioso, un tema che appassiona sempre il mondo della narrativa; in secondo luogo la ricerca della verità, anche se qui è condotta ossessivamente dal personaggio di Jean-Michel. Si tratta di una commedia leggera, senza eccessive pretese, che però si segue in modo molto piacevole e con curiosità fino alla fine, poiché il film è costruito come una sorta di investigazione. Soprattutto a reggere l'opera vi è la recitazione di Fabrice Lucchini: come sempre bravissimo, incarna molto bene il personaggio dell'intellettuale snob parigino, perfino un po' cinico. Brava anche la comprimaria femminile, interpretata da Camille Cottin, che interpreta la figlia di Henri Pick.

Insomma, non è il film dell'anno, ma per chi ama la commedia umana -  soprattutto nel cinema francese - "Il mistero Henri Pick" è piacevole e diverte senza cadere nella volgarità, facendo anzi emergere l'importanza della sincerità e il ripudio del pregiudizio.