La prima neve
Regia di Andrea Segre. Interpreti principali: Jean Christophe Folly (Dani), Matteo Marchel (Michele), Anita Caprioli, Peter Mitterrutzner, Giuseppe Battiston.
Regia di Andrea Segre. Interpreti principali: Jean Christophe Folly (Dani), Matteo Marchel (Michele), Anita Caprioli, Peter Mitterrutzner, Giuseppe Battiston.
Pergine è un paesino del Trentino, situato ai piedi delle montagne della valle dei Mocheni: in questo paese vi è un centro d'accoglienza dove trova rifugio Dani un ragazzo nato in Togo e in fuga dalla guerra in Libia. Tra i boschi dove si va a tagliare la legna, Dani incontra Michele, un ragazzino di quasi undici anni che vive con il nonno e la madre in un maso. Anche Michele ha un bagaglio doloroso poiché da poco ha perso il padre e spesso si trova in conflitto con la madre. Dani e Michele, attraverso le camminate nei boschi, impareranno a conoscersi e ognuno troverà nel dialogo con l'altro la possibilità di superare un momento doloroso della propria vita. Andrea Segre è un giovane regista (ha trentasette anni) veneziano e viene dal mondo del documentario, anche il suo film precedente "Io sono lì" è rivolto al mondo dell'immigrazione.
"La prima neve" è un film che sta a metà tra la grande lezione di Ermanno Olmi e quella di Giorgio Diritti di prima maniera, di "Il vento fa il suo giro": abbiamo qui una visione della natura grande, maestosa, generosa e faticosa nello stesso tempo, insieme ad una profonda visione dell'uomo. Lo stile è asciutto, ma capace di emozionare anche attraverso i lunghi silenzi e i paesaggi della natura e dei volti. Segre privilegia, in questa sua opera, lo sguardo del bambino (collocando la stessa cinepresa all'altezza dei suoi occhi), e dunque è soprattutto attraverso lo sguardo di Michele che si dipana la storia. Il film, forse un po' didascalico, mette in campo delle riflessioni importanti sia sull'integrazione sia sul dolore umano, come il senso della perdita delle proprie radici e degli affetti più profondi. Su tutto, però, emerge il senso dell'amicizia, della solidarietà e della speranza. Come la prima neve che, comparendo alla fine del film, lascia intravedere il senso del tempo che porterà alla primavera e potrà lenire il dolore.
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