La casa sul mare
Regia di Robert Guediguian
Tre fratelli Angel, Stephan e Armand si riuniscono nella casa di famiglia a Mejan, vicino a Marsiglia, per stare vicino al padre colpito da un ictus. Angel, che fa l’attrice, vi manca da vent’anni, Stephan arriva con la sua giovane fidanzata, mentre Armand non se ne è mai andato per stare con il padre e mandare avanti il ristorante.
Su di loro aleggia un’atmosfera greve, ma un cambiamento è in arrivo a trasformare le loro vite. Torna al grande schermo Robert Guediguian (“Train de vie”, “Le passeggiate al Campo di Marte” e “Il concerto”) per raccontare uno spaccato del presente attraverso alcuni personaggi che si ritrovano a vivere in una piccola baia, turistica in estate, quasi disabitata nei lunghi inverni.
Praticamente il padre dei tre ragazzi, il figlio Armand e una coppia di anziani, il cui figlio va comunque spesso a trovarli. Il regista coniuga le disillusioni affettive (segnate da una tragedia) con quelle sociali dei nostri tempi: dalla paura della vecchiaia a quella per i migranti, eppure man mano che i giorni passano ecco che ognuno riesce a ritrovare la gioia di essere di nuovo insieme e proprio l’arrivo di tre piccoli sconosciuti riesce a ridare compattezza ai tre fratelli. Il film parte in modo lento, ma nonostante qualche caduta di tono, rivela alla fine un ritrovato slancio vitale e la fiducia nel valore della solidarietà. Insomma, un buon film che non mancherà di far discutere soprattutto a proposito dell’anziana coppia dei vicini di casa, emblema della paura di rimanere soli.
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