Il testimone invisibile
Regia di Stefano Mordini. Interpreti principali: Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio, Maria Paiato, Sara Cardinaletti.
Adriano Doria è un imprenditore di successo. Ha una moglie e una figlia, ma ha anche una doppia vita e quando in un albergo la sua amante viene trovata uccisa, con lui nella stanza, Adriano viene accusato di omicidio. Solo la grande penalista Virginia Ferrara potrebbe riuscire a evitargli l’arresto, però Adriano, nelle tre ore di tempo che lei ha a disposizione, dovrà dire tutta la verità.
“Il testimone invisibile” è il remake dello spagnolo “Contratiempo”, è uno di quei film che si svolgono tenendo conto di diversi punti di vista, condotto in maniera solida, vagamente claustrofobico nonostante siano molte le scene all’aperto, capace di tenere alta la tensione fino alla fine. “Il testimone invisibile” riserva allo spettatore più di una sorpresa in un labirinto di versioni che soltanto alla fine porterà alla verità.
E sono proprio la verità, la coscienza, la giustizia alla base della narrazione, poiché tutto si gioca sul senso di responsabilità che i protagonisti si assumono una volta posti di fronte alle conseguenze delle proprie azioni.
Così lo spettatore assiste al conflitto tra il senso del potere, della ricchezza e del successo dei protagonisti e la paura della sofferenza che deriva dall’affrontare la verità.
Mordini firma una regia capace di coinvolgere, con un cast eterogeneo riguardo al talento interpretativo e su tutti, come sempre, un bravissimo Fabrizio Bentivoglio. Anche il paesaggio trentino in cui è ambientata la vicenda, contribuisce alla bellezza del film.
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