Il sogno di Francesco
Regia di Renaud Fely, Arnaud Louvet. Interpreti principali: Elio Germano, Jérémie Renier, Stefano Cassetti, Thomas Doret, Alba Rohrwacher.
Regia di Renaud Fely, Arnaud Louvet. Interpreti principali: Elio Germano, Jérémie Renier, Stefano Cassetti, Thomas Doret, Alba Rohrwacher.
Siamo nel 1209: Francesco ha appena ricevuto dal Papa Innocenzo III il rifiuto di accettare la sua prima versione della regola. Intorno a lui i confratelli si dividono tra coloro che non vogliono alcuna modifica e la posizione di Frate Elia che cerca di trovare un compromesso e far sì che i confratelli possano essere al riparo dall'accusa di eresia.
“L'ami (Francesco d'Assisi e i suoi fratelli)”: questo è il titolo originale del film uscito in questi giorni nelle sale italiane, un titolo che esprime molto bene il taglio che i due registi francesi hanno voluto dare a quest'opera su San Francesco d'Assisi. Infatti il film è condotto soprattutto secondo il punto di vista di Frate Elia, uno dei primi appartenenti all'ordine dei frati minori e amico di vecchia data di Francesco. Strutturato secondo alcuni capitoli, la narrazione si concentra sulla contrapposizione tra il sogno estremo e radicale del Poverello di Assisi e la visione di Elia, il quale è soprattutto preoccupato che questo “sogno” si infranga contro le accuse di eresia e pensa che i diseredati vadano aiutati anche in altro modo che non sia solo la condivisione della povertà. Una contrapposizione che porterà a divisioni e ad incomprensioni, come quando, per esempio, Elia dopo aver iniziato a coltivare gli orti per dare da mangiare ai poveri e poter dare loro un lavoro che li sfami, viene accusato dai confratelli di voler possedere delle terre. Elia viene visto come colui che tradirà, in pratica, la visione francescana di non volere possedere assolutamente nulla, nemmeno se è per dare agli altri, e verrà accusato dallo stesso Francesco di non saper sorridere, di vivere senza gioia, di essere sempre preoccupato. Da qui il dramma di Elia che si sente da una parte allontanato e nello stesso in colpa per aver tradito un ideale, dopo che riscriverà la regola da presentare al Papa. Il film non potrà che far discutere poiché mette in risalto due visioni radicalmente opposte del messaggio evangelico: l'ideale totale (e forse totalizzante) di San Francesco e la visione di Elia, che vive con i piedi per terra ed è più portato alla vita attiva.
Film interessante, a tratti davvero commovente, che mette in campo temi fondamentali come quelli della ricchezza e della povertà, l'emarginazione, la difesa dei più deboli, la gioia e la disperazione. Molti vi hanno visto il ruolo negativo della Chiesa, come se da essa partisse il tradimento del messaggio di San Francesco, dimenticando che nella Chiesa c'è stato posto per un San Francesco, ma anche per un Frate Elia. Dopo Zeffirelli, dopo la Cavani abbiamo dunque un film francese sul Santo di Assisi, che per certi aspetti può ricordare “Francesco giullare di Dio” di Rossellini, ma ben più drammatico. Bravi gli interpreti, compresa Alba Rohrwacher, intensa nella parte di Santa Chiara.
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