Il grande e potente Oz
Regia di Sam Raimi. Sceneggiatura di Mitchell Kapner, David Lindsay-Abaire, tratto dal romanzo "Il meraviglioso mago di Oz" di L. Frank Baum. Interpreti principali. James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams. Durata: 130 minuti.
Regia di Sam Raimi. Sceneggiatura di Mitchell Kapner, David Lindsay-Abaire, tratto dal romanzo "Il meraviglioso mago di Oz" di L. Frank Baum. Interpreti principali. James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams. Durata: 130 minuti.
Oscar Diggs è un illusionista di un piccolo circo; un giorno viene risucchiato da un tornado nel Kansas e scaraventato nel magico mondo di Oz, dove è accolto come l'avverarsi di un'antica profezia. Oscar decide allora di approfittare della situazione e impadronirsi del tesoro di Oz con l'aiuto di tre streghe, Theodora, Evanora e Glinda, le quali però non credono alle sue "magie".
Per molti spettatori "Il mago di Oz" è il capolavoro di Victor Fleming, girato nel 1939 con una Judy Garland in stato di grazia. Sam Raimi, il regista di "Spider Man", non ha voluto farne il remake e nemmeno una rilettura del romanzo di frank Barum da cui era stato tratto il film, piuttosto "Il grande e potente Oz" è l'antefatto, è ciò che precede l'avventura che tutti conosciamo. Prodotto dalla Disney (con qualche elemento che potrebbe far ricordare anche "Alice nel Paese delle meraviglie" di Tim Burton) il film si divide in due parti, la prima in bianco e nero in cui assistiamo alla vita del circo, per poi esplodere in un'abbagliante colore. Va detto che sul film del '39 esiste ancora il copyright, per cui i personaggi, così come i costumi, non possono essere presi come riferimento, ma in ogni caso il film risulta molto piacevole da vedere e sicuramente divertente. Qui l'azione è spostata soprattutto sul personaggio del mago, che da cialtrone e ciarlatano riesce alla fine ad acquisire una coscienza. Naturalmente ciò che emerge è comunque l'ambientazione fantastica e coloro che hanno visto il film di Fleming si divertiranno a riconoscerne le citazioni.
Insomma davvero bello e piacevole, con un uso del 3D spettacolare e che non può che catturare gli spettatori, ma in quanto a poesia il primo "Mago di Oz" era un'altra cosa.
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