Al cinema - Il mago di Oz

Interpreti principali: Judy Garland, Frank Morgan, Ray Bolger, Billie Burke. Usa, 1939

Kansas: Dorothy Gale è una ragazzina che vive in una fattoria con gli zii. Con lei, a farle da compagnia, è sempre il suo cagnolino Totò. Durante un tornado, la fattoria viene trasportata in aria, quando finalmente è di nuovo al suolo Dorothy, con il fedele Totò, si trova in un mondo straordinario, dove incontra tre singolari personaggi: l’omino di latta, un leone e uno spaventapasseri. Tutti insieme dovranno sconfiggere una strega malvagia e scopriranno chi è il misterioso Mago di Oz.
Sarà proiettata mercoledì 5 aprile alle 21.15 al Cineclub Nickelodeon la versione restaurata di “Il Mago di Oz”. Un’occasione davvero rara per vedere sul grande schermo uno dei più bei film del cinema classico hollywoodiano. Realizzato dal regista Victor Fleming (suo “Via col vento”) con il contributo, tra gli altri, di George Cukor, “Il Mago di Oz è considerato un classico per l’infanzia, a metà strada tra il musical e la commedia fantastica. Per l’epoca vennero impiegati effetti speciali piuttosto ingegnosi per creare l’effetto del tornado che fa volare la casa di Dorothy, o la strega che vola sulla scopa; soprattutto si sperimentò in modo nuovo l’uso del colore. Infatti, all’inizio e alla fine del film le immagini sono in bianco e nero, mentre il viaggio fantastico della bambina con i suoi amici è a colori proprio perché un sogno; un effetto questo, voluto non tanto per dare valenza simbolica, ma proprio per valorizzare un uso del technicolor veramente importante e meraviglioso. L’opera è rimasta anche negli annali delle colonne sonore, soprattutto per l’intramontabile “Over the rainbow”, ripresa poi in diversi film: basti citare tra i tanti “C’è posta per te” con Meg Ryan e Tom Hanks. Per la protagonista era in lizza anche Shirley Temple, ma fu scelta Judy Garland. Insomma, “Il Mago di Oz” tratto dal libro di Frank Baum divenne una di quelle opere inserite nei migliori cento film della storia del cinema. Per tutte le età, naturalmente, poiché non manca il senso della lealtà, dell’amicizia, del coraggio che va trovato dentro di sé e non nella magia, il senso degli affetti familiari. Infatti, come dice Dorothy, “non c’è posto più bello della propria casa”.