“Genova Ore 11.36”: il film sul crollo del Morandi al cinema e in tv
Proiezione gratuita al Teatro della Gioventù e in prima serata su Rai 3
È stato presentato al Festival di Venezia “Genova Ore 11:36”, un non fiction film che documenta il crollo di Ponte Morandi con le testimonianze di chi lo ha vissuto o subito, in modo diretto o indiretto, comunque indelebile: un lungometraggio in cui si alternano le voci dei testimoni oculari, dei parenti delle vittime, dei feriti, scritto da Giorgio Nerone e Fabrizia Midulla con Emilio Fabio Torsello con la regia di Emiliano Bechi Gabrielli, per la casa di produzione 42° parallelo in collaborazione con RaiCinema.
Il lungometraggio sarà proiettato gratuitamente, in anteprima nazionale sabato 14 settembre alle ore 21 al Teatro della Gioventù di Genova e poi trasmesso domenica 15 settembre in prima serata su Rai 3.
Il trailer mostra i personaggi del film: Gianluca Ardini, Federico Cerne, Rita Giancristofaro sopravvissuti al crollo; Lara Spezie e Emmanuel Hena che hanno perso rispettivamente il marito e il fratello e Alejandro Cordova, tra i primi soccorritori a intervenire.
“Abbiamo fatto il possibile, dopo il crollo del ponte per fare in modo che la Casa di produzione potesse girare le immagini – spiega Cristina Bolla, presidente della Film Commission Liguria – Abbiamo fatto accoglienza, ci siamo occupati di logistica per continuare a promuovere la Liguria come sede di progetti audiovisivi di qualità. Questo ha consentito di realizzare un progetto di ampio respiro e molto complesso che verrà trasmesso gratuitamente al Teatro della Gioventù e proiettato in prima serata sulla Rai e a ottobre anche su Netflix. La nostra iniziativa di promozione, attraverso Festival come quello di Roma, di Berlino, di Londra, di Cannes e anche di Finale Ligure, ci ha inoltre permesso di non perdere le produzioni già programmate e dare così una risposta molto forte come territorio che ha saputo rimboccarsi le maniche e continuare a ospitare produzioni per valorizzare la nostra bellissima terra”.
"Non ci siamo chiesti di chi è la colpa ma qual è il senso - hanno spiegato alla presentazione gli autori Giorgio Nerone e Fabrizia Midulla - Nonostante non sia un'inchiesta, alla fine di questo viaggio nel dolore emerge una grande sete di giustizia ma anche di speranza: nell'essere umano e nella sua capacità di resilienza”.
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