Arrietty

Regia di Hiromasa Yonebayashi. Animazione. Durata 94 min.

Arrietty vive con il papà e la mamma in una casa di campagna vicino a Tokyo. Fin qui nulla di speciale. In realtà questa piccola famiglia è proprio piccola in ogni senso, perché Arrietty e i suoi genitori sono creature minuscole che vivono quasi invisibili in una casa abitata da esseri umani “normali”. La famiglia di Arrietty vive di poche cose, prendendole “a prestito” dagli umani senza che loro se ne accorgano, perché effettivamente sono davvero quantità minuscole, ma che a loro servono per sopravvivere e fanno ben attenzione a non farsi scoprire. Un giorno però Arrietty scopre che in quella grande casa vive un ragazzino, Sho, costretto a letto in attesa di un’operazione.

“Arrietty” è tratto da un racconto della scrittrice-pittrice inglese Mary Norton, una bellissima favola scritta poi per il cinema da Miyazaki (Il mio amico Totoro, Il castello errante di Hawl ) e realizzata dal giapponese Yonebayashi (allievo e collaboratore di Miyazaki e qui alla prima regia), che ha trasportato la vicenda dalla campagna inglese a quella giapponese, dunque inserendovi qualche elemento della cultura nipponica. Ma dell’Inghilterra è rimasta l’atmosfera delle ville di campagna, o di certi racconti dal sapore ottocentesco come “Il giardino segreto”. Il risultato è una favola carica di immagini e colori raffinati, poetica e profonda dal punto di vista etico. Infatti, ciò che emerge, dalla prospettiva di Arrietty, è un mondo fatto di umiltà, di capacità di saper trarre gioia  dalle piccole cose; un grande film illuminante (soprattutto per i più piccoli) sulla capacità di apprezzare le cose che si posseggono, al contrario dell’ansia da consumismo dominante nella nostra società e può suggerire che accanto a noi esistono tante persone che non notiamo ma che lottano ogni giorno per avere il minimo indispensabile. Ma nel film non c’è retorica, perché tutto è visto attraverso l’inventiva e la poesia del mondo di Arrietty.

Un film bello e raffinato per i piccoli e che può incantare gli adulti che li accompagnano.