Al cinema - Il ragazzo e l'airone
Film di animazione di Hayao Miyazaki
Tokyo, II Guerra Mondiale: un ospedale va a fuoco a causa dei bombardamenti e nell’incendio muore la mamma di Mahito. Due anni dopo il giovane Mahito e suo padre si trasferiscono in campagna, in un luogo più sicuro e dove il padre si è risposato con la cognata di nome Natsuco, la quale darà un fratellino a Mahito.
In questo luogo apparentemente idilliaco Mahito fa fatica ad adattarsi, in più uno strano airone cenerino inizia a perseguitarlo. Intanto trova un libro lasciatogli dalla madre.
Torna dunque al cinema un film del grande regista di animazione Hayao Miyazaki, in un’opera che rappresenta quasi una “summa” di tutte le sue ispirazioni e con alcuni elementi autobiografici. Il regista, nato a Tokyo nel 1941, figlio di un ingegnere aeronautico, ancora bambino perse la mamma che soffriva di una particolare forma di tubercolosi spinale, elemento che spesso troviamo nei suoi film, come ad esempio nel delicatissimo “Il mio vicino Totoro”.
Miyazaki è diventato famoso in Occidente per alcune animazioni come “Lupin III”, “Heidi”, fino ai suoi lungometraggi come “Nausica nella valle del vento”, Ponyo sulla scogliera”, “Il castello errante di Hawl”, solo per citarne alcuni. Nella sua filmografia i protagonisti sono quasi sempre dei bambini o dei giovanissimi e la figura femminile è spesso delicata e coraggiosa.
Lo spunto per “Il ragazzo e l’airone” è dato dal libro “E voi come vivrete?”, un romanzo del 1937 scritto da Genzaburo Yoshino e che nel film viene ritrovato da Mahito. In “Il ragazzo e l’airone”, immaginifico e fantastico, troviamo Mahito che non riesce ad accettare la morte della madre, ma nel momento in cui la matrigna Natsuko scompare nella foresta, non esiterà ad entrare in un altro mondo per salvarla. Sarà una sorta di viaggio dantesco in un altrove pieno di pericoli e prove da superare. A fianco avrà delle ragazze intrepide che lo aiuteranno ad affrontare ogni cosa.
Insomma, Miyazaki non si risparmia in questo film, proponendo un mondo ricco di citazioni filmiche, pittoriche e letterarie della cultura occidentale e giapponese. E’ sicuramente un film pulito (sebbene a tratti non facilissimo) in cui i più giovani troveranno uno dei più classici viaggi di formazione, il forte senso dell’amicizia, la riconciliazione con il dolore, attraverso un dispiegamento di immagini e colori davvero notevoli; mentre gli estimatori di Miyazaki godranno ancora una volta del mondo che il regista giapponese a portare sul grande schermo.
Il 7 gennaio 2024 “Il ragazzo e l’airone” ha vinto il premio ai Golden Globe (anticamera degli Oscar) per la migliore animazione.
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