Alla ricerca di Dory

Regia di Andrew Stanton e Angus MacLane. Animazione, durata: 90 minuti.
E' passato un anno da quando il piccolo Nemo è stato salvato da suo padre Marlin e da Dory. Ora tutti e tre vivono nella barriera corallina, ma la pesciolina Dory, pur sempre smemorata, comincia a pensare di avere da qualche parte una famiglia che forse la sta cercando, così durante un evento imprevisto sfugge allo sguardo preoccupato di Nemo e Marlin e si avventura nell'oceano fino ad arrivare al Parco Oceanigrafico della California. Nel Parco Dory incontrerà il polpo Hank, Beiley un beluga dal sonar poco funzionante e lo squalo miope Destiny.
Dopo il grande successo di “Alla ricerca di Nemo”, la Pixar e la Disney portano sul grande schermo l'avventura che, questa volta, vede protagonista soprattutto la pesciolina smemorata. Con le voci ormai conosciutissime di Carla Signoris per Dory e di Luca Zingaretti per Marlin, il film mette in campo una serie di gags divertenti, in una storia che non manca di emozionare. Inoltre, tra una risata e un momento di commozione, risaltano alcuni valori di fondo. Con alcuni lampi di memoria Dory riuscirà a mettere insieme alcuni ricordi che la riportano alla felicità e al senso di protezione che provava quando si sentiva circondata dall'affetto della sua famiglia, ma saprà anche riportare questo calore all'interno dell'amicizia con i compagni di avventura. Soprattutto questi ultimi e Dory stessa, diventano il simbolo di ciò che si può fare nonostante si abbiano dei “difetti”. Insomma, non mancano gli spunti per riflettere e, come ormai avviene quasi regolarmente, il cinema di animazione diventa un film che non diverte solo bambini ma anche il pubblico adulto.