Al cinema - Francesca Cabrini

Interpreti principali: Cristiana Dell'Anna, David Morse, Romana Maggiora Vergano, Giancarlo Giannini. Durata: 142 minuti.

Siamo a Codogno, nella seconda metà dell’Ottocento. Francesca Cabrini è una suora dedita soprattutto ai bambini, per i quali ha fondato un orfanatrofio. Il suo obiettivo è poter andare come missionaria in Asia, e per questo più volte si rivolge al Papa Leone XIII. Il Papa le nega il permesso, ma dopo molte risposte negative le suggerisce invece di andare come missionaria in America, dove la suora si recherà e porterà avanti la sua grande missione in mezzo agli emigrati. Un’opera inusuale, con accenti da kolossal, questa su Francesca Cabrini, suora diventata patrona dei migranti e che, tutto sommato, non è ancora grandemente conosciuta. Francesca Cabrini era nata a Sant’Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850; rimasta orfana, avrebbe voluto seguire la sua originaria vocazione entrando in convento, ma per motivi di salute (aveva avuto la tubercolosi) le sue domande vennero respinte. Con altre suore fondò però l’ordine delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù; ispirandosi poi a San Francesco Saverio avrebbe voluto salpare per la Cina. Papa Leone XIII la indirizzò verso l’America. Lì si prodigò tra gli emigrati italiani e irlandesi. La sua opera fu tale che Papa Pio XII la proclamò santa nel 1946.
Il regista messicano Alejandro Monteverde ne dà un ritratto molto incisivo puntando sia sulla profonda fede che anima suor Francesca, sia sull’ambiente sociale in cui essa si trova ad agire; soprattutto riesce a dare un’immagine di donna che apparentemente debole, addirittura fisicamente inadatta, si rivela una vera roccia di spiritualità e di determinazione, affrontando autorità ostili, minacce e condizioni faticose. Alejandro Monteverde pone l’accento sul senso cristiano di equità e giustizia che anima la missionaria e in questo non si distacca da sue opere precedenti dove aveva affrontato temi di carattere sociale molto problematici (ad esempio il commercio dei bambini) restituendo un ambiente molto realistico. La narrazione lineare, a tratti didascalica ma efficace, restituisce il carisma di colei che è diventata Patrona dei migranti.
Interprete intensa è Cristiana Dell’Anna nei panni di Francesca Cabrini, con Romana Maggiora Verganoe Giancarlo Giannini perfettamente a suo agio.