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Al cinema - Megalopolis

Regia e sceneggiatura di Francis Ford Coppola

Al cinema - Megalopolis

Interpreti principali: Adam Driver (Cesar Catilina); Giancarlo Esposito (Franklyn Cicero); Nathalie Emmanuel (Julia Cicero). Durata: 138 minuti.

N ella città di New Rome due personaggi si contendono il futuro della città: da una parte l’architetto Cesar Catilina, detentore del potere di fermare il tempo, che vorrebbe ricostruire la città secondo una visione personale e utopistica; dall’altra il sindaco Franck Cicero, un uomo avido e corrotto. Tra i due si trova Julia Cicero, figlia del sindaco e amante di Catilina.

“Megalopolis” è un titolo che riecheggia inevitabilmente il film del 1927 “Metropolis” di Fritz Lang. Tutti e due i film presentano a loro modo aspetti inquietanti di una società in un futuro distopico. L’ultima fatica di Coppola, nata da una vecchia idea del regista e sempre modificata, risulta però quasi impossibile da definire, poiché l’opera mette in mostra l’eterna lotta tra bene e male, una sfida tra due visioni del mondo, in cui a tratti risulta difficile individuare una narrazione che tenga insieme tutto. Francis Ford Coppola, nato a Detroit nel 1939, è considerato tra i più grandi registi nella storia del cinema, autore della saga di “Il Padrino”, di “Apolcalypse Now”, “Dracula di Bram Stocker”, “L’uomo della pioggia” (solo per citare alcuni dei titoli più famosi della sua filmografia) con “Megalopolis” firma un’opera che è quasi la summa della sua visione e idea di cinema.

Ridondante e barocco, il film è ambientato in un futuro distopico e decadente, un kolossal dagli aspetti sperimentali che racchiude citazioni cinematografiche dal grandioso “Ben Hur”, ad “Apocalypse Now”. Tutto avviene in una città (New York) vista come un’antica Roma, in un’atmosfera che sta tra l’apocalittico e il romantico, in cui si mescola di tutto, con un colpo di scena dietro l’altro, tra fantascienza e thriller e in cui il tempo sembra fermarsi. Presentato già all’ultimo Festival di Cannes e in apertura del Festival di Roma nei giorni scorsi, “Megalopolis” ha diviso la critica tra delusione ed ammirazione. Il film può affascinare per la visionarietà delle scene davvero spettacolari, dall’altra può risultare davvero eccessivo, eppure come già in “Metropolis” di Fritz Lang, anche Coppola alla fine chiede allo spettatore in quale società, in quale mondo vorrebbe vivere.

Fonte: Il Cittadino
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