Al cinema - Miss Marx

Interpreti principali: Romola Garai, Patrick Kennedy, Philip Groning.
Il filosofo Karl Marx e sua moglie Jenny ebbero sette figli, alcuni dei quali morirono in tenera età. Soltanto due figlie, Laura ed Eleanor, gli sopravvissero e fu Eleanor, detta Tussy, a portare avanti l'eredità ideologica del padre. Il film narra le lotte che portò avanti Eleanor, per migliorare le condizioni di vita degli operai e delle donne, finché nel 1883 Eleanor conobbe il socialista Edward Aveling e se ne innamorò, dando inizio ad una relazione dai risvolti drammatici.
Susanna Nicchiarelli, nata a Roma nel '75, non è una presenza del tutto nuova al Festival di Venezia, dove già nel 2009 aveva presentato "Cosmonauta". Con "Miss Marx" Nicchiarelli dà un'ottima prova delle sue qualità di regista portando sul grande schermo gli ultimi 15 anni della vita di Eleanor Marx dandone un ritratto complesso.
Infatti, la protagonista si muove con grande coraggio in una Inghilterra vittoriana dove non esistono diritti per coloro che vivono ai margini della società, dagli operai, alle donne, ai bambini; ma se Eleanor/Tussy nella vita pubblica si muove consapevole dei suoi diritti, nella vita privata dimostra una fragilità sconcertante, quasi succube, per amore, di un uomo che fu sospettato di disonestà dal suo stesso partito. Susanna Nicchiarelli guida una bravissima Romola Garai nella parte di una Eleanor lacerata tra vita pubblica e privata, tra ideali di emancipazione e fragilità affettiva.
La regista alterna immagini di repertorio autentiche alla finzione in modo molto efficace; non mancano "incursioni" musicali contemporanee che a molti spettatori ricorderà un po' "Maria Antonietta" di Sofia Coppola.
"Miss Marx" risulta un film coinvolgente e sebbene, a tratti, didascalico, non mancherà di suscitare domande e discussioni sui temi del lavoro, sull'immagine della donna nella società dell'Ottocento e di oggi, sulle relazioni tra uomo e donna.