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Al cinema - Leggere Lolita a Teheran

Regia di Eran Riklis

Al cinema - Leggere Lolita a Teheran

Interpreti principali: Golshifteh Farahani (Azar Nafisi), Arash Marandi (Bijan Nafisi). Durata 108 minuti.

Teheran 1979: mentre è in atto la rivoluzione in Iran, la professoressa Azar Nafisi arriva a Teheran con suo marito Bijan. Tutti e due sono pieni di speranze per il futuro del loro paese d’origine. Il marito lavora come ingegnere, mentre Azar inizia la sua docenza all’università sulla letteratura inglese. Quando l’ayatollah Khomeini va al potere però tutto cambia: le donne sono soggette al volere degli uomini, devono indossare il velo obbligatoriamente e tutto ciò che è occidentale viene condannato, gli arresti sono all’ordine del giorno, così come le torture. Azar decide infine di continuare le sue lezioni in casa propria. Eran Riklis è un regista israeliano che ha al suo attivo diversi film tra i quali “La sposa siriana” e il più recente “Il responsabile delle risorse umane”.
“Leggere Lolita a Teheran” è tratto dall’omonimo libro di Azar Nafisi, che racconta i venti anni trascorsi in Iran prima di ritornare in Occidente, a Washington, dove si rifugia nel 1997. La storia è scandita, in modo lineare, da capitoli che riportano il titolo di un libro e ogni capitolo corrisponde a un preciso momento storico in Iran, e il regista è anche abbastanza attento a non mostrare il peggio di ciò che accadeva a chi veniva arrestato.
Come si può immaginare la storia è narrata secondo il punto di vista delle donne e come denuncia, in questo senso, è molto efficace senza mai cadere nella scabrosità. Se vogliamo trovare un difetto, questo sta invece nell’eccessivo aspetto didascalico, poiché se da una parte viene mostrato il pericolo per coloro che ancora oggi esprimono un desiderio di libertà - anche semplicemente leggere un libro che non sia il Corano - proprio i momenti che illustrano le lezioni di letteratura rimangono decisamente molto banali.
“Leggere Lolita a Teheran” è comunque un film coinvolgente (certamente non adatto ai più piccoli) che permette di conoscere le speranze e le delusioni di chi comunque è stato costretto all’esilio volontario. “Leggere Lolita a Teheran” ha ricevuto meritatamente il Premio speciale della giuria al cast femminile alla Festa del cinema a Roma appena conclusa.

Fonte: Il Cittadino

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