Al cinema - I film italiani a Venezia
Cinque i titoli italiani in corcorso
È iniziata il 28 agosto e terminerà il 7 settembre la Mostra d’arte cinematografica a Venezia, giunta ormai alla sua 81ma edizione: iniziata nel 1932 è la più antica al mondo. L’edizione del 2024, di cui è direttore artistico dal 2012 Alberto Barbera insieme al presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, si presenta ricca di eventi e come il Leone d’Oro alla carriera al regista australiano Peter Weir e omaggiato con la proiezione di “Master e Commander” (suoi erano “Picnic ad Hanging Rock”, “Truman Show”, per citarne due); altro Leone d’Oro alla carriera va all’attrice Sigourney Weaver, diventata famosa con “Ghostbusters” e soprattutto nella trilogia fantascientifica di “Alien”.
Soprattutto vi è grande attesa per i cinque film italiani in concorso.
Il primo ad uscire sugli schermi del Lido è stato il film di Gianni Amelio “Campo di battaglia”, ambientato nel periodo della Grande Guerra, interpretato da Alessandro Borghi e tratto dal libro “La sfida” di Carlo Patriarca, del settantanovenne regista ricordiamo qui alcune sue opere importanti e improntate a temi etici come “Il ladro di bambini” già vincitore di un premio della regia a Cannes nel ’92 e “La chiave di casa”, opera sulla disabilità tratta dal libro di Giuseppe Pontiggia “Nati due volte”.
In gara per la prima volta alla regia è Maura Delpero con “Vermiglio” con Tommaso Ragno e Sara Serraiocco; farà seguito Luca Guadagnino con “Queer” interpretato da Daniel Craig, dal romanzo omonimo di William S. Burroughs.
E ancora Giulia Louise Steigerwalt, regista italiana ma con cittadinanza statunitense che aveva debuttato nel film “Come te nessuno mai” di Muccino, quest’anno si presenta a Venezia con la sua seconda regia “Diva futura” interpretato da Pietro Castellitto.
Infine, il duo palermitano Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (registi e sceneggiatori) con “Iddu (Sicilian Letters)” che vede protagonisti Elio Germano e Toni Servillo, film incentrato sulla figura del latitante Matteo Messina Denaro.
Sempre all’insegna del cinema italiano martedì 27 agosto, come evento di preapertura, si è svolta la proiezione, in prima mondiale, del film “L’oro di Napoli” (1954) di e con Vittorio De Sica, restaurato in occasione dei 70 anni dell’opera e dei 50 anni dalla scomparsa del regista.
Occasione con la quale si è voluto anche rendere omaggio ai prossimi 90 anni della co-protagonista Sophia Loren. Un film che vedeva un cast di tutto rispetto, da Eduardo De Filippo, a Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò.
Il restauro è stato curato da Cinecittà su iniziativa della Filmauro e con il coinvolgimento nella supervisione di Andrea De Sica.
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