Azzardo: le associazioni chiedono al Governo lo stop alla riapertura
Nella fase di lockdown le persone patologiche hanno manifestato maggior benessere
“Abbiamo appreso con grande preoccupazione dalla stampa che è intenzione del Governo una imminente riapertura delle offerte di giochi d’azzardo” a partire da oggi: lo scrivono in una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, Roberta Smaniotto, presidente dell’Associazione And-Azzardo e Nuove Dipendenze, Rolando De Luca, in rappresentanza di tutti i soci dell’Associazione Agita, mons. Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”, Attilio Simeone, coordinatore nazionale del Cartello “Insieme contro l’azzardo”.
“Per chi lavora sul campo, che si occupa specificatamente di persone con disturbo da gioco d’azzardo e dei loro familiari, questo periodo di lockdown è stato l’occasione per raccogliere informazioni preziose. Dalle persone in carico ai servizi questo periodo viene vissuto anche con una valenza positiva”, si legge nella missiva. “Nei colloqui telefonici, in video conferenza, nei gruppi di famiglie da remoto che quotidianamente si svolgono con gli utenti ci viene riferito un buon grado di benessere. Le persone spesso esplicitano che desidererebbero che lo Stato non riaprisse mai più i luoghi di gioco d’azzardo”.
E ancora: “La loro condizione di dipendenza patologica che non li rende liberi di poter scegliere di non giocare d’azzardo se ne hanno la possibilità, attualmente si è trasformata nella libertà di poter liberamente sostenere di desiderare che il contesto non permetta più di giocare d’azzardo. Quel comportamento che non erano in grado di gestire e che veniva continuamente reiterato prima dell’emergenza Covid-19 ora non è percepito nemmeno come mancanza né desiderio. Le persone raccontano di stare bene, di sentirsi maggiormente serene. Rispetto ai rapporti familiari riferiscono che sono migliorati, hanno trovato nuovi modi per trascorrere il tempo con i familiari e il clima è più disteso che in passato. Come se si fossero risvegliate da un sogno e si trovassero in un mondo differente”.
La richiesta al Governo è dunque quella di sospendere la riapertura: “rivedendo la sostenibilità di questo mercato in funzione delle condizioni socioeconomiche che si sono determinate a seguito dell’emergenza sanitaria in corso”.
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