Coronavirus, presidente Toti: “Prossima settimana 14mila vaccini in piu’"
Obiettivo vaccinare tutto il personale della scuola e delle forze dell’ordine dell’estremo ponente”
Genova, il Presidente Toti: “Abbiamo chiesto un ulteriore sforzo alle Asl, che si tradurrà in 14mila vaccini aggiuntivi nei prossimi 7 giorni, oltre ai 19mila settimanali per gli over 80. Di questi 14mila, 5400 andranno alla Als1 per vaccinare la maggior parte del personale della scuola e delle forze dell’ordine prima che scada l’ordinanza con le misure restrittive da poco adottata. 2200 andranno alla Asl2, 4000 alla Asl3, 750 in Asl4, 1450 alla Asl5, 400 al San Martino e 550 al Galliera di Genova. Sulle altre province questi vaccini in più riguarderanno l’Università di Genova, le forze dell’ordine e il personale indispensabile dello Stato. Quando il sistema andrà a regime con l’intervento dei medici di medicina generale, cioè dal 15 marzo, ai circa 20mila vaccini eseguiti a settimana se ne aggiungerà un numero lievemente superiore prodotto dai medici di famiglia, per un totale di 45mila vaccini a settimana, cioè un numero significativo e importante”.
Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus e vaccini in Liguria.
“Il piano di vaccinazione degli over 80 prosegue come programmato, pur risentendo del gigantesco numero di pazienti che rientrano in questa categoria – precisa Toti - Ma i numeri calcolati sulla base della popolazione parlano chiaro: per quanto riguarda le prime dosi, la media ligure è 5,63% (quella nazionale del 5,26), quindi abbiamo vaccinato più cittadini rispetto alla media italiana, anche se abbiamo somministrato in percentuale meno vaccini di quelli consegnati, perché questi ultimi sono un numero davvero importante rispetto alla popolazione ligure, visto l’elevato numero di popolazione target. Per quanto riguarda invece la percentuale di persone che hanno ricevuto un ciclo completo, la media italiana è il 2,43%, quella ligure il 2,58% della popolazione”.
“Per quanto riguarda le misure sul Ponente – aggiunge Toti – siamo consci che si tratti di provvedimenti dolorosi, presi a malincuore ma in piena coscienza e consapevolezza: era necessario interrompere l’ascesa della curva dei contagi. Abbiamo sperato che le misure prese sul distretto 1 di Ventimiglia e la chiusura delle scuole in quel distretto e anche in quello 2 di Sanremo portassero a una inversione di tendenza, ma purtroppo non è stato così. Abbiamo cercato fino all’ultimo di garantire ai cittadini la possibilità di lavorare e le relazioni sociali, ma questo non può essere fatto a discapito della salute”.
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