Cappellani del lavoro: realtà preziosa di servizio alla città

Sabato 16 giugno, presso la Sede dei Cappellani del Lavoro, Monsignor Luigi Molinari, Direttore ARMO, ha condotto un incontro sul tema del lavoro nella nostra città.

Hanno partecipato in 40, ognuno con esperienze lavorative differenti, ma tutti accomunati dalla consapevolezza che la Chiesa e noi fedeli, possiamo e dobbiamo avere un ruolo sempre più incisivo nelle problematiche del mercato del lavoro genovese.

Mons. Molinari, Cappellano dal 1946, ha ricordato i principali momenti che hanno caratterizzato il mondo del lavoro a Genova. 

Dagli anni dell’industria come carro trainante per la città con i suoi cavalli quali l’Ansaldo, l’Italsider, Il Porto fino ai giorni nostri caratterizzati da una preoccupante crisi occupazionale.

Genova ha visto nel tempo perdere molte realtà produttive, quasi come fosse possibile trasformare una città a vocazione industriale in una città di servizi senza avere contraccolpi negativi.

In tutti questi passaggi storico economici, i Cappellani del Lavoro hanno incessantemente tenuto stretti rapporti con i vertici aziendali, le maestranze e le istituzioni locali.

Questo sottile ma fondamentale lavoro di rete ha permesso, nei momenti difficili, di superare molte crisi aziendali, nel silenzio e discrezione.

Queste sinergie hanno permesso di mantenere stretto un legame tra la Chiesa locale, il proprio Cardinale e la città. Un servizio silenzioso ma preziosissimo per cercare le strade migliori per una città che evidenzia forti segnali di crisi.

Così, ecco il superamento dell’industria parastatale, i numerosi esodi di posti di lavoro e l’arrivo del nuovo.

Le multinazionali con le loro logiche di mercato molto differenti da una industria manifatturiera locale, le nuove tecnologie per la produzione, le start up innovative.

Senza contare problemi quali la delocalizzazione della produzione o la visione ecologista della stessa produzione industriale ad inquinamento zero.

E’ cambiato il mondo ed è cambiata Genova.

Da qui dobbiamo partire, magari con rapporti nuovi tra scuola e mercato del lavoro in modo da poter creare figure professionali che abbiano concreti sbocchi nel mondo del lavoro. Molti sono stati gli interventi dei presenti, tutti divisi tra l’ammirazione del lavoro dei Cappellani e la voglia di partecipare attivamente nei cambiamenti che interessano Genova.

Di fronte a temi così grandi ed importanti, il delicato ma attento lavoro dei Cappellani del Lavoro ci ricorda come anche noi, piccoli fedeli, possiamo fare la nostra parte.

Magari uscendo dalle nostre Parrocchie per andare a “gettare il seme” fiduciosi che la crescita della spiga spetta sempre al Signore.