Edizioni San Paolo: La legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie compie 25 anni
Toni Mira e Alessandra Turrisi raccontano i 25 anni trascorsi dall'approvazione della legge n.109/96 con la prefazione di Don Luigi Ciotti e Federico Cafiero de Raho
Toni Mira e Alessandra Turrisi nel libro Dalle mafie ai cittadini. La vita nuova dei beni confiscati alla criminalità hanno raccontato le storie di coraggio, storie di gente che non si è arresa, storie di “palazzine” prima simbolo del potere malavitoso e poi, bonificate e riqualificate come roccaforte della legalità
Sono trascorsi 25 anni dall'approvazione della legge n.109 del 7 marzo 1996 che andava a completare la Rognoni - La Torre del 1982 sul versante della restituzione alla collettività dei beni tolti ai mafiosi. Un’intuizione e un sogno che si realizzava a Palermo, in Sicilia e poi in tutta Italia.
Circa 900 sono oggi le realtà dell'associazionismo e della cooperazione che hanno avuto in assegnazione beni immobili e aziendali confiscati e sono impegnate nella loro gestione per finalità di inclusione, di promozione cooperativa e di economia sociale, di aggregazione giovanile e servizi alle persone, di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Più di 1000 i Comuni a cui sono stati destinati i beni immobili confiscati in tutta Italia. Non vi è regione nel nostro Paese dove non vi sia stata una confisca accertata in via definitiva.
In questo anniversario è giusto ricordare che i beni delle mafie sono beni rubati alla comunità, dunque beni che alla comunità, legittima proprietaria, devono essere restituiti. È questo il messaggio che Toni Mira e Alessandra Turrisi, entrambi giornalisti di Avvenire, hanno affidato al loro libro Dalle mafie ai cittadini (Edizioni San Paolo), con la prefazione di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e di Federico Cafiero de Raho).
“Parliamo di centinaia di beni immobiliari che sono stati svuotati dal marcio e riempiti di vita nuova, di sport, di cultura. Parliamo di una legge che funziona, di una legge che fa giustizia, decretando l’impiego d beni del genere, restituiti alla cittadinanza, a fini sociali”, spiega Toni Mira.
Un’inchiesta moderna, che ai dati preferisce le storie fatte di persone e luoghi, per raccontare uno spaccato di storia d’Italia fatta di riscatto, giustizia e imprenditoria pulita e che oggi in occasione dei 25 anni della legge n.109, da cui il libro inevitabilmente prende il via, torna attuale e rinnova l’interesse in questi casi di successo che riscattano alcune realtà così come il nostro Paese tutto.
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