Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe
XVII Domenica del Tempo Ordinario (anno C)
Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Facendo riferimento alla liturgia battesimale per immersione, Paolo richiama l'efficacia del Sacramento della iniziazione cristiana, mediante il quale il peccato dell'uomo muore: quando questi esce dal fonte battesimale é come risuscitato a vita nuova. Tutto ciò in assimilazione e per merito della redenzione e della risurrezione di Cristo. Il Battesimo rende partecipi della vita di Cristo e quindi pure della risurrezione corporale, oltre che morale.
Gesù ha titolo di merito per ottenere la misericordia divina a favore degli uomini, i quali prima di Lui e senza di Lui sono moralmente morti, a causa dei loro peccati. Sono simili ai pagani – “incirconcisione della carne” è simbolo della non appartenenza a Dio – e quindi meritevoli della stessa sorte. L'uomo, con i propri peccati, ha come scritto di proprio pugno il “documento” del suo debito con la giustizia divina. Cristo però ha meritato che tale documento fosse affisso alla croce: cioè che, mediante il suo sacrificio, i peccati fossero perdonati, la giustizia riparata, la misericordia impetrata. Cristo ha invocato Ia misericordia divina sull'umanità peccatrice non solo a parole, ma con la propria vita. Il perdono é stato ottenuto. Per esserne partecipi non c'é che unirsi a Cristo, innestarsi nella sua vita, mediante il Battesimo ricevuto e difeso e vissuto quotidianamente.
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