La parola
stampa

Il Vangelo di domenica 23 febbraio

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

Il Vangelo di domenica 23 febbraio

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

 

1 - Saul e Davide - Le guerre peggiori sono quelle che si scatenano fra gli amici. Così è finito anche il rapporto bellissimo fra il re Saul e il suo vice Davide per la gelosia del re verso le qualità superiori del suo collaboratore. La sorte, un bel giorno, sembra offrire a Davide la possibilità di eliminare definitivamente l’avversario, che lo perseguita a morte. Ma Davide non vuole macchiarsi di un delitto di sangue davanti a Dio: si limita a disarmare Saul perché, prima di tutto, è il ‘consacrato del Signore’. Per il resto confida pienamente nell’aiuto di Dio, che rende a ciascuno secondo la sua giustizia e fedeltà. Questo gesto libera la coscienza di Davide e disarma a sua volta Saul perché non ha più alcuna giustificazione a perseguire Davide. Anche noi dobbiamo amarci senza riserve imitando così l’amore infinito di Dio, che perdona e risana gli uomini dal peccato.

2 - Il primo Adamo e l’ultimo Adamo - L’uomo Adamo è stato uno spirito vivente, ma il secondo Adamo è lo Spirito datore di vita. Uno veniva dalla terra come corpo materiale e mortale, il secondo viene dal Cielo e porta con sé la vita celeste, cioè la perfezione divina. Anche per questo noi dobbiamo amarci con un amore, non solo carnale ma spirituale, per assomigliare in tutto a Gesù, il quale ha donato la sua vita all’uomo nonostante il suo peccato, che lo rendeva ‘nemico’ ai suoi occhi: ‘Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno’. L’esempio di Gesù si impone come gesto unico ed estremo: Egli ha salvato una volta per tutte gli uomini, dando loro la grazia di perdonare, sempre e comunque, fidando nella giustizia perfetta di Dio, che tocca e trasforma totalmente i cuori più induriti.

3 - Come…così - L’insegnamento esemplare di Gesù sul perdono si sviluppa in quattro momenti: ‘Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male’. Il nemico è colui che non mi ama, l’avversario è chi mi odia, il detrattore è chi dice male di me, il contendente è chi mi tratta male. Per ciascuno io devo offrire un comportamento adeguato su quattro livelli: amore, azioni buone, parlarne bene o tacere, pregare. E tutto questo per un semplice motivo di giustizia ‘distributiva’: ‘Come volete che gli uomini facciano a voi, così voi fate a loro’.

4 - Sempre di più - Gesù continua: ‘Se amate o fate agli altri quello che gli altri fanno a voi di bene, che merito ne avete? Anche i peccatori fanno lo stesso’. Invece il vostro amore deve essere totalmente gratuito, non come atto dovuto di riconoscenza verso chi è buono con voi o come un prestito, a condizione che l’altro ti dia altrettanto. Solo così ‘sarete figli dell’Altissimo e la vostra ricompensa sarà più grande nei cieli’ (Vangelo). Dunque il perdono, come l’amore, deve essere qualcosa di incondizionato…

5 - Punti concreti - a) Il perdono ha anche benefici effetti sulla nostra salute psico-fisica perché ci risparmia da una trentina di malattie, a detta dei medici: dalle turbe psichiche al mal di fegato, all’infarto ecc. Infatti l’ira e l’odio sono veleni che fanno prima di tutto male a noi stessi: potercene liberare significa salvarci da mali peggiori. b) Il vero perdono esige molta pazienza e tempi lunghi per consentire sia a noi che agli altri di capire e cambiare. c) La tecnica o strategia della misericordia ha tre momenti: non giudicare, non condannare, perdonare. Più diamo, più riceveremo con una misura ‘pigiata, colma e traboccante’ di pace e gioia interiore, di simpatia e successo nella vita!

Fonte: Il Cittadino
Il Vangelo di domenica 23 febbraio
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento