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Tertio Millennio film fest sul dialogo interloculturale

I film sono acquistabili on line

Tertio Millennio film fest sul dialogo interloculturale

Martedì 23 febbraio è iniziato a Roma il XXIV Festival del Tertio Millennio, il festival del cinema improntato sul dialogo interculturale e interreligioso, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, con il patrocinio della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI.
Per alcuni anni l'intento è stato soprattutto quello di presentare al pubblico pellicole che proponessero valori importanti dal punto di vista spirituale, man mano si è arrivati anche ad organizzarlo sotto forma di competizione, così dal 2017 si presentano alcune sezioni dedicate ai lunghi e ai cortometraggi.
Oltre alle competizione, il Festival è anche diventato un modo di promuovere il dialogo interreligioso, ecumenico e interculturale. Al suo esordio il premio Tertio Millennio era andato ad un film indiano: "Walking with the Wind" di Praveen Morchale.
Negli anni sono stati premiati, tra gli italiani, registi come Liliana Cavani, Massimo D'Alatri (regista della serie "Il Commissario Ricciardi" in onda in televisione in questo periodo), Pupi Avati.
Dal 1998 i Premi sono assegnati dalla Rivista del Cinematografo. Quest'anno la Giuria composta da persone di diverse confessioni è presieduta da Giulio Base e Laura Delli Colli e a fare da "filo rosso" è stato scelto il titolo “Vita Nuova.
Dove c'è pericolo cresce anche ciò che salva"; Mons. Davide Milano, presidente del Festival, ha affermato, infatti, che l'intenzione quest'anno è stata proprio quella presentare opere che in vari modi ponessero o trattassero del tema della salvezza partendo sia dalla speranza che dal superamento di un lutto.
Tra i sedici film concorso segnaliamo "Adoratio" di Fabrice du Weltz, sul mondo degli adolescenti, "The Last Ones", di Veiko Õunpuu, una specie di western ambientato in Lapponia nella piccola comunità di allevatori di renne; "Oylem" di Arthur Borgnis, su un gruppo di ebrei Ashkenaziti dell'Europa orientale; "Liborio", di Nino Martínez Sosa è ambientato nella Repubblica dominicana; ambientato nel territorio del Lisotho in Sudafrica è invece "This is not a Burial, It’s a Resurrection" di Lemohang Jeremiah Mosese; "German Lessons" di Pavel G. Vesnakov racconta una storia di emigrazione; "The Fisherman’s Daughter" di Ismail Safarali, pone il problema su come affrontare il lutto e sul senso della giustizia attraverso la storia di una giovane, Sara, che va alla ricerca di suo padre scomparso.
Il Tertio Millennio Film Fest, naturalmente, quest'anno sarà online sulla piattaforma digitale di MYmovies.
Il Festival, iniziato il 23 febbraio si concluderà il 3 marzo, e si potrà seguirlo acquistando i biglietti sul sito MYmovies.it per la visione dei film (con la presentazione da parte del regista e un commento critico a cura della redazione della Rivista del Cinematografo) e dei cortometraggi. Il costo per la visione di un singolo lungometraggio è di 1.99€, quello del cortometraggio 0,99€.
L’abbonamento all’intero festival è di 7,99€. I contenuti extra sono gratuiti.
Mariangela Grilli

Fonte: Il Cittadino
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