Questione di tempo

Interpreti: Domhnall Gleeson (Tim), Rachel Mcadams (Mary), Bill Nighy (padre di Tim), Tom Hollander (Harry), Margot Robbie (Charlotte). Durata: 123 minuti.

Inghilterra. La sera del Capodanno il padre di Tim rivela al proprio figlio, un ragazzo di 21 anni piuttosto timido e impacciato, che gli uomini della loro famiglia hanno una caratteristica unica: la possibilità di viaggiare nel tempo. Così Tim decide di utilizzare questo potere per trovare una fidanzata; conoscerà Mary, ma un uso sbagliato del tempo lo farà cadere in qualche trappola.
Richard Curtis (sceneggiatore di "Quattro matrimoni e un funerale", "Il diario di Bridget Jones") firma un'opera nello stile della commedia brillante inglese, usando un tema noto nel mondo del cinema: quello del viaggio nel tempo, solitamente usato nel genere della fantascienza; qui l'espediente è usato come un tocco di immaginazione, poiché la narrazione rimane comunque caratterizzata dalla concretezza. La narrazione si concentra soprattutto sul fatto che Tim vuole sfruttare il "dono" che ha per evitare le occasioni di tristezza o di impaccio, naturalmente ciò non sarà possibile. Il protagonista, infatti, alla fine della narrazione avrà imparato che viaggiare nel tempo, non gli eviterà di provare anche momenti di difficoltà e di dolore, ma dovrà accettare che nella vita esistono momenti belli e brutti…insomma la vita va assaporata così com'è. Il film scorre con un buon ritmo e, nonostante qualche passaggio a cui si può prestare attenzione in presenza di piccoli, risulta brillante e piacevole; non si tratta certo di un'opera filosofica, ma tutto è giocato con una certa freschezza e senza retorica; infine, "Questione di tempo" non manca di suscitare riflessioni sul senso della famiglia, della coppia e sul rapporto tra genitori e figli.