Il cuore grande delle ragazze
Regia di Pupi Avati. Interpreti principali: Cesare Cremonini (Carlino Vigetti), Micaela Ramazzotti (Francesca Osti), Gianni Cavina (Sisto Osti), Durata 85 minuti.
Regia di Pupi Avati. Interpreti principali: Cesare Cremonini (Carlino Vigetti), Micaela Ramazzotti (Francesca Osti), Gianni Cavina (Sisto Osti), Durata 85 minuti.
Metà degli anni Trenta nella campagna emiliana intorno a Bologna. Sisto Osti è un proprietario terriero, ha delle campagne coltivate dal suo fittavolo Adolfo Vigetti. Osti, sposato con una donna di Roma, ha due figlie che nessuno vuole prendere in moglie perché poco avvenenti. Per questo si rivolge ad Adolfo Vigetti e in cambio della sicurezza economica chiede che il giovane Carlino Vigetti, famoso per far innamorare di sé tutte le ragazze, sposi una delle sue figlie. Carlino accetta, ma l'arrivo di Francesca, una bella ragazza di Roma, porta lo scompiglio.
Il film non è altro che la storia di come si erano conosciuti e sposati i nonni materni del regista Pupi Avati. Nel film tutta la vicenda è raccontata attraverso i temi scritti da Edo, il fratello di Carlino, ma naturalmente il regista mescola realtà e immaginazione. Il risultato è un film che a tratti diverte e commuove, in altri lascia più perplessi, soprattutto non può che far riflettere il modo in cui Avati mostra un mondo maschile incredibilmente e infantilmente "refrattario" ad ogni concetto di fedeltà. Il risultato è un'opera fatta di momenti di grande poesia, di malinconia e di grande ilarità, e altri in cui il regista cade in ovvie banalità. Senz'altro è un film che può far riflettere su temi che rimandano alla coppia e alla storia (lo sfondo è quello dell'epoca fascista) e risulta molto positivo il percorso che Carlino fa dentro di sé, verso la propria maturazione, attraverso l'amore e la dignità che trasmette la giovane Francesca.
Interpreti perfettamente nella parte, come sempre nei film di Pupi Avati, che fa anche scoprire un Andrea Roncato, nei panni di Adolfo Vigetti, sofferto e malinconico, ben lontano dai cinepanettoni in cui l'abbiamo sempre visto.
Sebbene il film non presenti nulla di scabroso, alcuni passaggi sono da considerarsi con attenzione verso i più piccoli.
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