Fuocoammare
Regia di Gianfranco Rosi.
Interpreti principali: Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana, Pietro Bartolo.
Regia di Gianfranco Rosi.
Interpreti principali: Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana, Pietro Bartolo.
Samuele è un ragazzino di dodici anni e come gli altri ragazzi della sua età va a scuola, gioca e parla di andare a caccia. Proprio questo interesse suscita curiosità dal momento (o forse proprio per questo) che Samuele vive a Lampedusa, l’isola del Mediterraneo che negli ultimi anni è diventata famosa, ancor più che per la sua bellezza, per l’approdo di migliaia di migranti e profughi che vi sono approdati e per i molti che, in quel mare, hanno perso la vita. Il regista Gianfranco Rosi (nato ad Asmara, in Eritrea, cittadino italiano e statunitense) non è nuovo nel filmare documentari su alcune realtà particolari: l’aveva già fatto nel 2013 con “Sacro GRA” (racconta la vita del quartiere che sorge intorno al raccordo anulare di Roma). “Fuocoammare” prende il titolo dal modo di dire di un’isolana che raccontando dell’ultima guerra, ricorda che “si sparava, c’era il fuoco sul mare” e nasce dopo un anno vissuto da Rosi sull’isola, dopo aver intervistato persone che lì vivono a lavorano. Tra i vari abitanti compare il dottor Bartolo, che oltre ai suoi pazienti italiani, si occupa della gente che arriva sui barconi. Ne è nato un film sobrio eppure toccante, fatto di volti, di vita e di morte, in un luogo tanto bello quanto tragico. “Fuocoammare” si presta così ad essere visto come uno di quei “docu-film” capace di suscitare profondi interrogativi, proprio perché al centro di un dramma che coinvolge l’Europa intera con le sue scelte morali ed economiche. Il film ha meritato l’Orso d’Oro al festival di Berlino che si è appena concluso.
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