Famiglia all'improvviso

Regia di Hugo Gelin. Interpreti principali: Omar Sy, Clemence Poésy.

Samuel vive nel sud della Francia, la sua vita è priva di preoccupazioni: è bello è giovane, vive con molta disinvoltura avventure amorose. Finché un giorno si presenta una donna che non vede da molto tempo e che gli lascia una bimba avvolta in una copertina, gli dice che la figlia è sua e se ne va. Samuel cerca di raggiungerla a Londra, ma non la trova e alla fine rimane nella città inglese con la bimba, di nome Gloria, trova un lavoro da stuntman e cresce la bambina, Gloria. Dopo alcuni anni si ripresenta la madre.
Tutti hanno ammirato Omar Sy nel film “Quasi amici” e va detto che il personaggio di Samuel nel film di Gelin, non si discosta molto: anche qui abbiamo un uomo che impara a prendersi cura e assumersi responsabilità verso qualcuno che ha bisogno di lui, qualcuno che è in una condizione di fragilità. In “Quasi amici” era un uomo che non poteva muoversi, qui è una bimba. Naturalmente il film, molto lineare nella struttura, sa mettere insieme in modo equilibrato risate e commozione, non manca nemmeno il lato drammatico.
Detto questo, si prende anche atto del fatto che “Famiglia all'improvviso” si trova sulla falsa riga di film come “Tre uomini e una culla”, in cui uomini adulti si trovano ad accudire un bambino. Va riconosciuto dunque che, da una parte, il cinema non smette di interessarsi al mondo della famiglia e, in particolare, del rapporto tra padri e figli, e qui, lontanissimo dal cinema dei Dardenne, abbiamo un uomo, ennesimo Peter Pan, costretto improvvisamente a crescere. Dall'altra parte, vedendo “Famiglia all'improvviso” ci si chiede come è possibile che una madre non si faccia vedere per otto anni per poi ricomparire come se niente fosse e con una scusa piuttosto incredibile. Insomma, film piacevole e di sicura fa divertire, forse anche riflettere sul ruolo dei genitori, non aspettiamoci però grande profondità.