Conta su di me

Regia di Marc Rothemund. Interpreti principali: Elyas M'Barek, Philip Schwarz. Germania. Durata 104 minuti.

Lenny è un uomo di trent’anni, ricco, un donnaiolo che pensa solo a divertirsi. Addirittura, rientrando da una notte brava, pensa bene di “parcheggiare” la macchina in piscina. A questo punto, il padre di Lenny, un famoso cardiochirurgo, gli taglia i viveri e lo costringe ad occuparsi di David, un ragazzo di quindici anni, affetto da una grave malattia cardiaca.

Come l’acclamato film “Quasi amici” anche “Conta su di me” è ispirato ad una storia vera e, come il primo, anche qui alla fine del film si vedono i protagonisti reali della vicenda narrata. Marc Rothemund ha presentato la sua opera all’ultimo Festival di Giffoni, dove ha vinto nella sezione “+13”. Una vittoria meritata, poiché il film tedesco, racconta sì la storia di un’amicizia che, partita in modo diffidente da parte dei due protagonisti, si rivela poi molto più salda del previsto; un’amicizia in cui chi ha da imparare di più è proprio Lenny, il quale finalmente inizia a comprendere cosa significa vivere con delle difficoltà. Tanto che se all’inizio pensa di stilare semplicemente una lista di desideri da esaudire attraverso il conto in banca, scopre che esiste ben di più nei rapporti umani. Il film si svolge alternando in modo efficace momenti di autentiche risate ad altri di commozione; ma soprattutto a fare da pilastro della narrazione, su ciò che significa davvero vivere quotidianamente con la malattia, è la madre di David, una donna che si dedica da sola al figlio, che conosce ogni pericolo in cui David può incorrere. Marc Rothemund firma dunque un’opera capace di coinvolgere, e, nonostante qualche superficialità, sa mettere in risalto l’importanza dell’aiuto verso gli altri, insieme alla capacità di imparare attraverso gli altri.