Chef

Regia di Daniel Cohen. Con Jean Reno, Michaël Youn, Raphaëlle Agogué, Julien Boisselier, Salomé Stévenin.
Durata 84 min.

Alexandre Lagarde è lo chef più famoso di Parigi, ma dopo anni di notorietà, teme di essere superato quando si trova sotto pressione dall'impresario del ristorante che gli propone la nuova cucina molecolare; Jacky Bonnot è un cuoco dai gusti raffinati grande ammiratore di Lagarde, ma non riesce a mantenere un lavoro per più di poche settimane e sogna un ristorante da condurre.
I due finiscono per incontrarsi e insieme si alleano contro i temibili critici gastronomici.
Cinema e cucina, cinema e cibo: da "Il pranzo di Babette" a "Vatel" fino a "Benvenuti a tavola", un connubio che ha sempre funzionato. Quello di Daniel Cohen non è propriamente il film che dà la svolta al genere, ma è una commedia simpatica, come già si intuisce dai titoli di testa (quelli sì, davvero belli) che fanno presagire che tutto finirà per il meglio.
Il soggetto è piacevole, la narrazione fluida e, soprattutto, affidata a due forti interpreti: Jean Reno, dal quale tutto ci aspetteremmo tranne che di vederlo con un cappello da chef, timoroso di perdere una stella, e Michaël Youn nei panni del giovane cuoco puntiglioso.
Insieme funzionano piuttosto bene e divertono.
Insomma, un film semplice, certo abbastanza convenzionale, il cui difetto consiste nel non aver dato abbastanza spessore ai personaggi femminili di contorno, ma che nel complesso risulta molto garbato (il che ogni tanto non guasta), dove i valori che emergono sono quelli dell'amicizia, della lealtà, della famiglia.