Al cinema - Un colpo di fortuna

Interpreti principali: Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider. Durata 96 minuti.

Parigi. Jean e Fanny, marito e moglie, sono belli e molto ricchi: lui fa un lavoro di cui nessuno sa nulla, si sa soltanto che guadagna tantissimo e si mormora che nel suo passato ci sia qualcosa di losco. Lei lavora in una casa d’aste, lui la ricopre di regali costosissimi e nel loro ambiente sono la coppia più invidiata. Un giorno Fanny incontra per caso un vecchio compagno di liceo e inizia a frequentarlo, con un misto di follia e senso di colpa. Accadrà l’imprevedibile.
A 88 anni Woody Allen firma la sua cinquantesima regia. Praticamente un record nella storia del cinema. Il regista newyorkese si era fatto conoscere al grande pubblico con opere come “Io e Annie”, “Manhattan” negli anni ’70; ci fu poi un periodo di ripiegamento con alcuni film intimisti, ma non sempre riusciti, intervallati ad altri come “Misterioso omicidio a Manhattan”, “La maledizione dello scorpione di giada” e “Midnight in Paris” decisamente brillanti.
Con “Un colpo di fortuna” torna a girare un film fresco, che ricalca un tema che ogni tanto ritorna nella sua filmografia, quello del caso e della fortuna contrapposti alla volontà, come già era stato per “Match point” e ancor prima in “Crimini e misfatti”. Infatti, mentre si mette in campo un gioco delle parti sulla contrapposizione tra razionalità, gelosia e sospetti, ciò su cui riflette molto ironicamente Woody Allen è il caso, o meglio: il fato. Elemento che, nelle vicende umane, fa pendere la bilancia da una parte o dall’altra.
“Un colpo di fortuna” rispecchia dunque gli elementi tipici del cinema di Allen, ma è dotato in ogni caso di una verve e di un tocco noir che permette allo spettatore quella suspense che non guasta.
La fotografia del pluripremiato Vittorio Storaro contribuisce alla riuscita del film insieme all’ottimo cast, su cui spicca Valerie Lemercier nei panni della suocera di Jean.