Al cinema - Nomadland
Proposto in tante rassegne di cinema e arene estive
Regia di Chloé Zhao. Attori principali: Frances McDormand (Fern), David Strathairn, Linda May (Linda), Swankie (Swankie), Bob Wells (Bob).
Durata: 108'
Siamo ad Empire nel 1988: nella cittadina del Nevada, la fabbrica che dava lavoro a tanta gente chiude i battenti, così Fern e suo marito Bo rimangono senza lavoro.
Dopo poco tempo Bo muore e Fern rimane sola; decide allora di vendere quello che ha, prendere il suo camper (il van) e partire in cerca di lavoro.
E' così che comincia a fare dei lavori qua e là venendo in contatto con dei nomadi e in qualche modo diventando una nomade lei stessa.
La regista, nata a Pechino nel 1982, si cimenta ancora una volta con il mondo che vive ai margini della società: lo aveva già fatto nel 2015 con un film che parla di due sorelle che vivono in una riserva indiana; poi su un mandriano che dopo un incidente non può più lavorare e ora segue la vita di chi non diventa nomade per scelta ma vi è costretto dalle circostanze. "Nomadland" è ispirato al libro "Nomadland.
Un racconto d'inchiesta" di Jessica Bruder e gioca su più registri: vi è il classico road-movie americano, lo spostarsi di paese in paese che è sempre stato un filone molto importante della letteratura e della cinematografia americana, da "Questa terra è la mia terra" a "Into the wild- Nelle terre selvagge"; ma è anche un film sul frangersi del grande sogno americano, quello per cui vi è opportunità per tutti; vi è l'America dei paesaggi sconfinati.
"Nomadland" è tutto questo insieme, ma soprattutto è la storia di una persona, una donna, che cerca di aver cura di ciò che le rimane, che ha il valore della solidarietà, che non vorrebbe il sussidio, ma un lavoro.
Il film, che continua ad avere un grande successo, che ha vinto una serie di premi dal Leone d'Oro all'ultimo Oscar del 2021 (per la prima volta ad una cinese), è interpretato con grande sensibilità da Frances McDormand e da attori non professionisti (i nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells) contribuendo così al realismo della narrazione. Eppure nonostante la drammaticità della storia, "Nomadland" rimane un'opera che parla soprattutto della dignità della persona. Meritatamente continua ad "accumulare" forti numeri di presenza al cinema.
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