Al cinema - Indiana Jones

Interpreti principali: Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge.
Siamo nell’estate del 1969, l’anno in cui l’America e il resto del mondo sono col fiato sospeso per lo sbarco sulla luna e il professor Henry Walton Jones, per tutti Indiana Jones, sta per andare in pensione. Improvvisamente si fa viva la sua figlioccia Helena Shaw; la ragazza è la figlia del suo vecchio amico Basil, con cui aveva trovato un quadrante capace di creare delle spaccature nel tempo. Coinvolto da Helena nella ricerca del quadrante, Indiana Jones avrà però sempre alle calcagna il suo storico nemico, un nazista che ora lavora alla Nasa sotto mentite spoglie.
E’ iniziata nel lontano 1981 la saga dedicata ad Indiana Jones, con “I predatori dell’arca perduta”, eppure non smette di appassionare i numerosissimi fan di un personaggio che è diventato quasi l’alter ego di Harrison Ford e con cui si è aperto il Festival di Cannes.

Certamente, i connotati dell’attore americano sono stati un po’ ritoccati data la sua vera età, eppure in questa ultima avventura che si svolge dal Marocco al famosissimo “Orecchio di Dioniso” nei pressi di Siracusa, in una trama tutta d’azione, incalzato dal solito cattivo, tra trappole e inseguimenti, il film (stavolta non più diretto da Steven Spielberg) e l’attore sono convincenti.

Il volto dell’attore lo leghiamo quasi e soprattutto nel ruolo del famoso archeologo; lo colleghiamo poi facilmente al personaggio di Ian Solo nella saga di “Guerre Stellari”. Harrison Ford rimane comunque uno dei volti più amati del grande schermo, sia che interpreti un uomo d’azione, o altri personaggi più dolenti e con sfumature psicologiche come ad esempio in “Blade Runner” di Ridley Scott, o in “Frantic” di Polanski, o nei panni dell’agente FBI in “Il testimone” di Weir, solo per citarne alcuni.
La sua fisicità d’attore è legata sempre in qualche modo a film d’avventura, ma con un volto che sa esprimere lealtà e bontà d’animo…quasi un Cary Grant del cinema contemporaneo.
Tanto che si perdona e si apprezza il fatto di interpretare, dopo 42 anni, un improbabile quanto avventuroso, divertente e acciaccato Indiana Jones.
All’ultimo Festival di Cannes ha ben meritato il Premio alla carriera.