Al cinema - Il male non esiste

Origine: Germania, Repubblica Ceca, Iran 2020. Durata 150 minuti.

Un uomo va ogni giorno a lavorare senza poter dire alla sua famiglia in cosa consiste il suo lavoro; c'è chi non vorrebbe uccidere ma deve farlo per obbligo di legge; un altro uomo, nel giorno in cui darà alla donna che ama l'anello di fidanzamento, dovrà svelarle un segreto di cui si vergogna; un medico che non può più praticare la sua professione si trova a raccontare alla nipotina le cause di questa sua emarginazione.

Ambientato in Iran ai giorni nostri, il film si divide in quattro episodi, ognuno legato ad un tema morale fondamentale che ruota intorno alla domanda: si può essere responsabili del male sebbene dentro di sé lo si respinga? Fino a che punto si è disposti ad accettare le conseguenze quando ci si rifiuta di fare qualcosa contro la propria coscienza, in un mondo dove vige solo la legge dello Stato? "Il male non esiste" è un film che è stato presentato nel 2020 al Festival di Berlino e dove ha meritato l'Orso d'Oro e il Premio della Giuria Ecumenica, ma il regista Mohammad Rasoulof non ha potuto ritirare il premio perché era già agli arresti domiciliari e subito dopo è stato condannato ad un anno di carcere con il divieto, una volta scontata la pena, di girare film per alcuni anni perché considerati come propaganda contro il governo iraniano.

"Il male non esiste", un titolo che meriterebbe in realtà un punto di domanda e purtroppo quanto mai attuale, è già al Nickelodeon dal 20 di marzo, sarà poi proiettato nei Cineclub delle Sale della Comunità di Genova. Nonostante la lunghezza dell'opera i quattro episodi sono ben equilibrati e sono tra di loro interconnessi dal concetto di colpa e di libertà. Un'opera ricca di umanità, su cui Rasouluf si sofferma abilmente scrutando i volti dei personaggi, interpretati in modo credibile e intenso da un ottimo cast.